Al più presto, ma non prima di ottobre, saranno liquidate dall'Inps le prime pensioni previste dalla riforma Fornero per incentivare l'esodo di lavoratori da aziende con eccedenza di personale, dirigenti compresi. I nuovi assegni (tecnicamente: «prestazioni a lavoratori prossimi alla pensione») sono in realtà un anticipo della futura pensione, fino ad un massimo di 48 mesi, ai dipendenti inseriti in appositi accordi tra le aziende interessate ed i sindacati, oppure seguendo le normali procedure di mobilità. Le condizioni stabilite dalla riforma sono state oggetto di precisazioni presso il ministero del Lavoro e, di concerto, l'Inps ha emanato la circolare-guida sulle nuove prestazioni (n. 119/2013).I lavoratori incentivati all'esodo non devono fare alcuna richiesta all'Inps. Tutti i passi necessari sono infatti demandati alle aziende e sono a loro completo carico. Ai datori di lavoro spetta attivare i rapporti con l'Istituto, presentare le domande di incentivo per ciascun lavoratore, anticipare all'Ente le somme necessarie al pagamento delle singole pensioni, continuare a pagare i contributi che sarebbero spettati al lavoratore se fosse rimasto regolarmente in servizio, infine munirsi di una fideiussione bancaria a garanzia dell'Inps sulla solvibilità durante l'intero corso dell'operazione.Vantaggi. I lavoratori incentivati ottengono diversi vantaggi, il primo dei quali è continuare a ricevere dall'azienda i contributi Inps lungo tutta la durata dell'assegno, fino a 48 mesi. Questi contributi rientreranno nel calcolo della pensione che sarà liquidata in futuro, dopo aver completato il periodo coperto dall'esodo. Su richiesta del datore di lavoro, l'incentivo può decorrere sin dal mese successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro. Chi aderisce all'esodo può svolgere una nuova attività lavorativa senza subire riduzioni delle rate mensili, pagate per tredici mensilità. L'importo della prestazione è identico a quello del trattamento di pensione già maturato al momento dell'esodo.Svantaggi. Va messo in conto che sulla nuova prestazione non vengono riconosciuti gli aggiornamenti annuali al costo della vita e non spettano gli assegni familiari. Non è consentito, inoltre, caricare oneri a titolo personale (cessione del quinto dello stipendio, mutui, riscatti o ricongiunzioni, ecc.). Al termine dell'incentivo spetta al lavoratore presentare una regolare domanda di pensione all'Inps secondo le regole al momento in vigore. La pensione anticipata non è trasmissibile ai familiari; in caso di decesso del beneficiario, ai superstiti spetta la normale pensione indiretta per attività lavorativa ma tenendo conto anche dei contributi aggiunti dall'azienda. La prestazione non spetta a chi è già titolare di una pensione o assegno di invalidità.Sospesi. Sono attualmente sospese, in attesa di nuove indicazioni, le incentivazioni all'esodo per i lavorati assicurati da aziende presso l'ex Inpdap e nel settore dello spettacolo.
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