Chiude fra pochi giorni il monitoraggio dei lavoratori che potrebbero rientrare nelle categorie degli "esodati". Gran parte degli interessati ha già ricevuto dall'Inps l'invito a presentarsi presso gli uffici entro il 21 settembre per una verifica dei requisiti personali che consentono di ottenere la pensione in deroga alle regole della legge 214/2011 (riforma Fornero).Non riceveranno l'invito alcuni lavoratori che rientrano fra i salvaguardati, ma che non sono stati ancora registrati dall'Istituto di previdenza. Si tratta dei titolari di assegno straordinario a carico di uno dei "Fondi di solidarietà per il sostegno del reddito" da data successiva al 4 dicembre 2011 e la cui decorrenza è successiva al primo gennaio 2012. A questo contingente di esodati si aggiungerà (con decreto che deve essere emanato entro il mese di ottobre) un ulteriore numero di beneficiari degli stessi Fondi, ma con particolari requisiti:a) non essere titolari dell'assegno straordinario al 4 dicembre 2011;b) avere diritto all'accesso al Fondo di solidarietà di settore in base ad accordi collettivi stipulati alla data del 4 dicembre 2011;c) obbligo di permanenza nel Fondo fino al 62° anno di età.In ogni caso, è possibile per chiunque chiedere un appuntamento, presso l'Inps oppure un ente di patronato, per controllare la propria posizione di "salvaguardato".21 novembre. Una volta verificato il diritto pensionistico, occorre chiedere di essere inseriti nelle liste degli esodati, che sono a numero chiuso, tramite una "istanza" per via telematica alla Direzione territoriale del lavoro entro il prossimo 21 novembre. Sono vincolati all'istanza:a) i lavoratori che sono in congedo straordinario per assistere figli con disabilità grave. In questa fascia, l'Inps ha dato precedenza ai soggetti che sono più vicini a maturare i requisiti per la pensione;b) i pubblici dipendenti per i quali era in corso l'esonero dal servizio alla data del 4 dicembre 2011. La conferma dell'esonero può essere stata adottata dall'amministrazione anche dopo il 4 dicembre;c) i lavoratori che hanno lasciato il lavoro entro il 31 dicembre 2011 per accordo individuale e che non hanno poi lavorato.d) i dimessi entro il 31 dicembre 2011 per accordi stipulati da organismi sindacali rappresentativi ed in seguito non rioccupati.La Direzione del lavoro, verificate le richieste con la relativa documentazione, darà il nulla osta all'Inps per l'accesso alla pensione.Mobilità. Singolare la posizione dei lavoratori in mobilità ordinaria, che saranno soggetti ad una più elevata età pensionabile a causa degli incrementi della speranza di vita. Dovrebbero completare i requisiti richiesti dopo il periodo della mobilità. Per risolvere il caso, l'Inps e i ministeri hanno stabilito che potranno rientrare nella salvaguardia solo i lavoratori cessati entro il 31 dicembre 2011. Al momento ne sono esclusi i lavoratori cessati dopo il primo gennaio 2012.
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