Con la manovra economica di quest'estate, diversi enti previdenziali come Ipsema, Ispesl, Ipost, Enam e l'impronunciabile Enappsmsad (l'ente di previdenza dei pittori, scultori, musicisti ecc.) hanno dovuto chiudere i battenti. Drasticamente soppressi e le loro funzioni assegnate ai grandi enti Inps, Inpdap, Inail. Non è incappata nella riorganizzazione degli enti la fondazione Enasarco, che gestisce la previdenza degli agenti e dei rappresentanti di commercio, sebbene il suo accorpamento all'Inps sia ripetutamente proposto dai sindacati di categoria. La previdenza Enasarco, infatti, ha carattere obbligatorio, ma le sue pensioni sono integrative di quelle dell'Inps per i commercianti. Una pensione nata come integrativa ma nello stesso tempo obbligatoria stride prima con la logica e poi con lo stesso carattere della previdenza complementare che riconosce al singolo assicurato la più ampia libertà nello scegliere l'investimento dei suoi risparmi. Anche se oggi l'Enasarco punta ad un futuro previdenziale più certo e soprattutto garantito da un patrimonio (ma ancora tutto da consolidare), difficilmente potrà sfuggire al suo accorpamento nell'Inps. Non è facile, infatti, per la categoria degli agenti e rappresentanti digerire sia le circa 500 mila posizioni (i cosiddetti "silenti") che non hanno raggiunto il minimo della pensione e resi inutili i versamenti sia l'assenza di suoi rappresentanti nella gestione dell'ente.
La soluzione Inps richiede tuttavia rilevanti modifiche legislative. L'Enasarco, infatti, non è un ente pubblico ma una cassa di previdenza privatizzata che opera nella veste di Fondazione. Inoltre i versamenti Enasarco, se fossero riversati integralmente nella gestione dei commercianti Inps, potrebbero superare l'ammontare dei contributi dovuti da un commerciante entro un massimale di reddito annuo. Ancora, è da considerare l'indirizzo della Corte di Cassazione che ha esentato l'agente di commercio dall'Irap qualora svolga il suo lavoro senza organizzazione. La Cassazione ha intravisto nell'agente i caratteri del «collaboratore parasubordinato» dell'imprenditore, del tutto equivalente a quella di un collaboratore targato Inps, per il quale è assente l'organizzazione del lavoro in forma di impresa.
Pensioni di agosto. La quasi totalità dei pensionati dell'Enasarco riceve anche la pensione Inps da commerciante. Il doppio reddito è in grado però di far scattare l'applicazione della aliquota fiscale superiore, e su questo vengono effettuate verifiche periodiche dal Casellario centrale dei pensionati. L'effetto dei controlli (un conguaglio a debito o a credito del pensionato) ha indotto l'Enasarco a ricalcolare le pensioni in pagamento per il bimestre agosto-settembre. La tipologia e la quantità dei conguagli variano da soggetto a soggetto (detrazioni ecc.). Le somme a debito del pensionato sono ora recuperate in sei rate mensili, mentre i crediti sono liquidati in questo mese in unica soluzione.
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