È tempo di tornare a una moralità sociale
venerdì 21 ottobre 2022
Sì, va bene, la politica è importante, perché chi la fa è delegato a prendere decisioni che riguardano tutti noi. Ma lo spettacolo quotidiano di decine di giornalisti, sempre gli stessi con qualcuno in più, impegnati in una dozzina di trasmissioni televisive a discutere ossessivamente, per ore, di decisioni politiche che forse, chissà, saranno prese, ma non lo sono ancora, è uno spettacolo più esasperante che interessante. Tutto questo commentare una politica virtuale somiglia più a un vizio che a una virtù: due parole desuete che sembra proibito pronunciare. Ancora una volta viene voglia di ripetere che la "società civile" è più importante della "società politica", se non altro perché quella politica è nelle mani dei politici, mentre la vita sociale coinvolge tutti ogni giorno direttamente e da vicino. Si ha spesso l'impressione che proprio la società civile si stia disgregando e nevrotizzando, a cominciare dal cosiddetto mondo giovanile. Nelle università si sono molto indebolite quelle abitudini comunicative e di discussione culturale che furono così intense mezzo secolo fa. I tanti giovani che non hanno votato lo hanno fatto più per inerzia e sfiducia che per una ragionata scelta critica e alternativa. Si occupano poco di problemi ambientali grandi (il pianeta, il clima) e piccoli (quartieri urbani, strade, parchi, traffico, rifiuti). I pochi che discutono di scienze e arti, lavoro ed emigrazione, sono una speciale minoranza piuttosto isolata, che non riesce a contagiare gli appassionati dell'eterna "movida" con i suoi piaceri e orrori. La scuola è in crisi assoluta: non riesce a evitare che gli alunni si stacchino dai cellulari, e succede che gli insegnanti siano aggrediti dai genitori perché osano formulare giudizi di merito o demerito. È da tempo che non insegno, ma mi sembra che manchi una vera filosofia della formazione capace di orientare chi insegna. Da dove partire? I nostri filosofi dovrebbero parlare di più di paideia greca e i teologi di discipline morali. Andrebbero letti o riletti il saggio di Norberto Bobbio Elogio della mitezza e l'ottimo libro di Pierre Hadot Esercizi spirituali e filosofia antica da Socrate al cristianesimo, quando la filosofia era anzitutto un modo di vivere.
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