E nel pubblico scatta l'esonero
martedì 24 febbraio 2009
Ultime ore a disposizione dei dipendenti pubblici per usufruire dell'esonero volontario dal servizio fino ad un massimo di cinque anni. Entro il 2 marzo " la scadenza del giorno 1 è domenica " gli interessati, che possiedano da 35 a 39 anni di contributi indipendentemente dall'età, possono chiedere di lasciare il servizio pur restando ancora legati alla propria amministrazione. Se questa, in base alle sue esigenze, riterrà di accettare la domanda, il dipendente, restando a casa, riceverà ogni mese la metà dello stipendio. Il lavoratore esonerato potrà ottenere il 70% della retribuzione qualora si adoperi in attività di volontariato presso organizzazioni senza fini di lucro oppure di promozione sociale. Le organizzazioni non profit saranno individuate da un decreto di prossima pubblicazione.
Ovviamente se la domanda di autoesonero non è accolta, il rapporto di lavoro prosegue e restano immutati tutti i diritti lavorativi e previdenziali dell'interessato.
Sono considerate con favore, ma senza alcun diritto all'esonero, le domande dei dipendenti coinvolti in processi di riorganizzazione degli uffici oppure inquadrati in qualifiche per la quali è prevista una riduzione di organico.
In realtà, diverse amministrazioni dello Stato e del parastato sono sotto organico, a causa del blocco del turn over in atto da alcuni anni. Anche le riorganizzazioni interne, in genere, non mostrano i loro effetti nell'immediato. Si prevede così che gli esoneri di dipendenti, anziani sì ma esperti, saranno accolti in misura limitata. L'Inps, ad esempio, ha già previsto di escludere alla radice ogni possibile esonero, considerando che nell'arco dei prossimi due anni cesseranno dal servizio circa 5000 dipendenti, usufruendo dei pensionamenti in base alle norme attuali.
Doppio lavoro. La legge sull'esonero (n. 133 del 2008) ha preso in considerazione anche la tentazione per il dipendente di fare contemporaneamente altri lavori, raddoppiando i propri introiti. Ha disposto quindi che l'esonerato non possa essere assunto come lavoratore subordinato oppure svolgere lavori che si pongano in contrasto con l'amministrazione di appartenenza. Sono invece consentite le collaborazioni, le varie consulenze e tutte le attività autonome, purché a carattere occasionale e professionale e non a favore di organismi pubblici. Il vantaggio maggiore dell'esonero lo si percepisce al momento della pensione.
Raggiunto il limite di età oppure i 40 anni di contribuzione, il dipendente riceve sia la pensione sia la buonuscita, entrambe calcolate come se il periodo di esonero fosse stato retribuito a stipendio intero.
Personale della scuola. Per espressa previsione della legge, il personale della scuola è escluso dall'esonero volontario. Il comparto, in particolare, è interessato da riforme fondamentali e da una nuova organizzazione della rete scolastica, anche con l'obiettivo di evitare ogni situazione di esubero di personale.
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