L'idea di allontanarsi dalla routine di tutti i giorni può venire a tutti, ma da qui a vivere su una barca a vela in giro per il mondo ce ne passa. Però c'è chi lo ha fatto, abbandonando tutto. Sono considerati cacciatori di sogni. Se ne occupa la serie Dreamcatchers, in onda il giovedì alle 21,10 su laF (canale 135 di Sky) e su Now, SkyGo e Sky on demand. Si tratta di un reportage autoprodotto, che racconta il viaggio del francese Philippe Estiot e dell'argentina Iva Agüero, che stanchi del loro lavoro in ufficio hanno deciso di vivere su una barca a vela e di navigare alla ricerca di altri “dreamcatchers”. Prima meta i mari del Sud Est asiatico dove i due giovani incontrano dapprima Jean Philippe, un francese ora pescatore a Pulau Weh, al largo di Sumatra. Poi è la volta di Quentin e Gosia, che veleggiano in cerca dei mari per il surf. A seguire una famiglia australiana che ha scelto di crescere i propri figli su una barca. Infine, Diego, che ha realizzato un Surf camp a Mentawai. Le storie di queste persone, che hanno ripensato radicalmente la propria vita, non rientrano certo nella normalità: sono l'eccezione che conferma la regola di chi resta seduto sul divano a sbirciare i paradisi naturali per niente intenzionato a rinunciare alle proprie comodità. Ma spesso, diciamo la verità, non si tratta solo di pigrizia, bensì, anche in questo caso, di una scelta di vita, quella di non evadere e di continuare a stare dentro alla nostra bistrattata società occidentale per cercare di migliorarla. Si avverte, infatti, in questi “dreamcatchers” un certo senso della fuga, che nulla toglie al lavoro televisivo della coppia franco-argentina, brava nel realizzare un prodotto dignitoso con mezzi propri e senza filtri, solo tanto montaggio in fase di post-produzione e una durata giustamente contenuta in mezz'ora per episodio. Godiamoci le immagini, soprassediamo sulla filosofia di vita.
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