Si contano sulle dita di una mano le parrocchie che non organizzano durante l'estate almeno una manifestazione o una festa celebrativa. Assolutamente irrinunciabile se poi è in onore del santo patrono. E da quest'anno le feste parrocchiali hanno un motivo di allegrezza in più, grazie all'Enpals, l'ente di previdenza dei lavoratori dello spettacolo, che fa grazia dei contributi pensionistici che sarebbero altrimenti dovuti anche in queste occasioni.
In realtà l'Enpals, in un messaggio dell'8 giugno scorso, non ha fatto altro che applicare un corposo comma (n. 299) della legge finanziaria relativo alle organizzazioni dilettantistiche. La legge assimila ai "redditi diversi" i compensi ricevuti dai direttori artistici e dai collaboratori tecnici per le prestazioni di natura non professionale, svolte per cori, bande musicali e filodrammatiche che perseguono finalità dilettantistiche. Dilettanti, perché è con questo spirito che si dedicano ad attività artistiche o musicali, anche se sostenuti da un direttore e da collaboratori tecnici.
I compensi, i premi, le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari liquidati nelle condizioni descritte, essendo "redditi diversi", non sono quindi soggetti a contributi previdenziali. Sotto il profilo fiscale, da molti anni gli stessi importi non concorrono a formare il reddito se non superano i 7.500 euro l'anno. E, in esenzione, vanno aggiunti anche i rimorsi delle spese relative al vitto, all'alloggio, al viaggio e ai trasferimenti sostenute per prestazioni effettuate fuori dal territorio comunale. In più la quota dei compensi che superano 7.500 euro è assoggettata a ritenuta a titolo d'imposta sino a 20.658,28 euro e a titolo d'acconto per la parte eccedente.
Compensi ai professionisti. In questo scenario, l'Enpals richiama l'attenzione su due importanti precisazioni. Non si possono considerare "redditi diversi" i compensi corrisposti per prestazioni di natura professionale oppure i redditi conseguiti nell'esercizio di imprese commerciali, o da società in nome collettivo e in accomandita semplice oppure in qualità di lavoratore dipendente. La professionalità va riconosciuta qualora sia esercitata in modo abituale, sebbene non esclusiva, qualsiasi attività di lavoro autonomo da parte di persone fisiche, diversa dalle attività che danno luogo a reddito di impresa.
Inoltre, per quanto riguarda i direttori artistici, sebbene i loro compensi siano comunque considerati redditi diversi, non risultano fra le figure annoverate tra le qualifiche professionali assicurate all'Enpals.
Dilettanti in scena. Nessun contributo pensionistico è dovuto all'ente dello spettacolo anche per i pensionati, gli studenti, i giovani fino a 18 anni e per chi già paga un'assicurazione obbligatoria, qualora si esibiscano in spettacoli musicali o celebrazioni di tradizioni popolari o di folklore, a condizione che i compensi lordi ricevuti non superino i 5 mila euro.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: