Ancora fino a domani i docenti di religione, religiosi e laici, immessi in ruolo oppure a tempo determinato, hanno l'opportunità di usufruire delle 150 ore di permessi retribuiti per motivi di studio. Come ogni anno la presentazione delle domande, su modulo cartaceo, scade il 15 novembre (salvo singole proroghe a livello regionale) e va riferita non all'anno scolastico ma al periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2014. I permessi sono utilizzabili per partecipare a corsi di studio, compresi corsi universitari e post universitari, che vengono svolti durante l'orario di lavoro. Per i supplenti, in particolare, le assenze dal servizio sono ammesse in proporzione alla durata dell'incarico. Tutti però devono risultare già iscritti al corso di riferimento all'atto della presentazione della domanda. Università online. Essendo sempre più esteso l'utilizzo delle nuove tecnologie, e non essendovi preclusioni specifiche nella materia, è consentita anche la frequenza di corsi on line con l'iscrizione del docente ad una università telematica (circ. Funzione pubblica n. 12 del 2011). Agli interessati è richiesto di esibire una adeguata documentazione sulla iscrizione al corso accademico e sui relativi esami sostenuti. Gli studi via internet richiedono però la certificazione che ogni collegamento telematico sia avvenuto in corrispondenza dell'orario di lavoro. Il ministero dell'istruzione ha riconosciuto finora 11 università telematiche, autorizzate al rilascio di diplomi accademici (www.unitelematiche.it). Tuttavia, su questi atenei il ministero e il Consiglio di valutazione del sistema universitario hanno di recente puntato la loro attenzione, a causa di alcune criticità e di una diffusa debolezza strutturale dei corsi online.Riapertura dei termini. Nella realtà scolastica il diritto dei docenti ai permessi di studio si scontra con la presenza di numerose attività di formazione in programma durante l'anno (tirocinio formativo attivo, percorsi abilitanti speciali, corsi di sostegno, riconversione su sostegno, corsi di lingua inglese, discipline italiane in lingua straniera). Questa convergenza di diritti ed interessi diversi ha indotto le organizzazioni sindacali a chiedere un incontro urgente al ministero. Nell'attesa, è stato consigliato agli interessati di presentare regolarmente la domanda per i permessi entro il 15 novembre all'ufficio scolastico provinciale in cui si colloca la scuola di servizio, con riserva di regolarizzazione. Fonti ministeriali danno tuttavia come probabile una riapertura dei termini per la richiesta dei permessi.Diplomi di laurea. I titoli accademici rafforzano la professionalità dei docenti e favoriscono l'accesso ad incarichi più elevati. Il conseguimento dei titoli durante gli anni della docenza non è invece utile per i diritti pensionistici (Inps, Inpdap) poiché gli anni accademici di riferimento sono già coperti dalla contribuzione obbligatoria connessa al rapporto di lavoro.
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