Disoccupazione, lotta agli abusi
martedì 25 settembre 2007
Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,7%, toccando il livello più basso degli ultimi quindici anni, secondo quanto rilevato dall'Istat sul secondo trimestre di quest'anno. Al contrario è in crescita il numero degli inattivi e di chi rinuncia a cercare un lavoro. Sul primo dato incide soprattutto l'incremento dell'occupazione di lavoratori stranieri, in modo particolare nelle attività stagionali dell'agricoltura. Anche l'Inps si è interessato più volte di questo settore, per arginare gli abusi e le numerose truffe commesse ai danni della previdenza. Pur tra le maglie della legge, molte volte datori di lavoro, o direttamente i lavoratori, hanno ottenuto dall'Istituto sussidi economici (indennità di disoccupazione, trattamenti di famiglia ecc.) in realtà non spettanti.
Per fronteggiare anche un uso distorto dei moduli delle richieste, l'Inps, col messaggio n. 22146, ricorda che i permessi stagionali per gli extracomunitari non possono avere una durata superiore a nove mesi. I permessi inferiori a questo limite sono consentiti e rientrano quindi nella legge.
È invece chiaramente fraudolenta la dichiarazione di permessi di durata superiore. Inoltre, il lavoratore straniero stagionale è tenuto a conservare la propria residenza nel paese di origine; e al termine della attività stagionale deve rientrare in patria. Questi dati sono facilmente desumibili dal passaporto. L'Inps ha pertanto bloccato il pagamento delle indennità di disoccupazione richieste sulla base di dati e di notizie non conformi alle ultime precisazioni.
Mobilità. Per accelerare la liquidazione dei trattamenti di mobilità, in vista di raggiungere l'obiettivo di un servizio in tempo reale, l'Inps ha predisposto uno specifico modello, con la sigla "Ds22 Mobilità", per la dichiarazione del datore di lavoro. Grazie a questa modifica all'insegna della semplificazione, i datori di lavoro dovranno inserire meno dati e di più facile individuazione, utili per una più agevole lavorazione informatica delle domande.
Per un passaggio graduale dal vecchio al nuovo sistema, gli uffici dell'Istituto accetteranno ancora fino a venerdì prossimo 28 settembre le richieste compilate sul vecchio modello DS22. Questo continuerà ad essere regolarmente utilizzato solo per le domande di indennità di disoccupazione ordinaria e per i trattamenti speciali ai lavoratori dell'edilizia.
Reimpiego di disoccupati. I disoccupati di età compresa fra i 45 e i 55 anni, inseriti nel PARI, il
programma per i lavoratori svantaggiati di varie categorie (lavoratrici, mobilità, socialmente utili ecc.) potranno ricevere dall'Inps il sussidio mensile di 450 euro, previsto dal programma, anche oltre il prossimo 30 settembre. L'Inps è autorizzato a pagare l'importo residuo fino al tetto di 4500 euro. Resta fermo, infatti, il limite massimo di 10 mesi di indennizzo per ciascun soggetto, calcolato dalla data di inizio della prestazione, come disposto dal Ministero del lavoro.
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