Per 340 stabilimenti termali in questo mese è ripartita la stagione, i centri hanno riaperto la loro attività, offrendo i benefici delle acque e dei fanghi naturali ad una folla di circa un milione di clienti. La nuova stagione termale 2010 inizia con alcune novità per quanti sono interessati alle cure in regime Inps. Da quest'anno, gli assicurati dell'Istituto di previdenza possono presentare la domanda di terapia termale nello stesso anno in cui intendono effettuare la cura prevista. È quindi cancellata la vecchia scadenza del 31 dicembre dell'anno che precede le cure, un termine che lo stesso Inps giustificava con la necessità di predisporre con congruo anticipo i numerosi turni di soggiorno presso gli alberghi e gli stabilimenti convenzionati.
Considerando quindi che le strutture termali sono attive mediamente nel periodo marzo/novembre, le domande per le cure devono essere presentate tra il 1° gennaio ed il 31 ottobre. L'indicazione dell'Inps assicura così un tempo più breve tra la presentazione della domanda e l'inizio del trattamento terapeutico, in sintonia con le finalità dei "Livelli essenziali di assistenza" garantiti dal Servizio sanitario nazionale.
Ovviamente le richieste di cure presentate in prossimità della chiusura della stagione dovranno fare i conti con la disponibilità dei posti residui e delle strutture termali ed alberghiere ancora aperte. In ogni caso, l'Inps assicura che le domande già presentate nel 2009 sono ritenute valide per la stagione 2010. L'elenco delle terme è pubblicato sul sito dell'ente. Secondo il calendario dei soggiorni convenuto con gli stabilimenti convenzionati, la stagione dell'Inps si apre con il turno che inizia il prossimo lunedì 29 marzo e si concluderà con il turno del 22 novembre 2010. I turni dei curandi hanno la durata di due settimane, dal lunedì della prima settimana al sabato della seconda (13 giorni di soggiorno completo, di cui dodici di cure). Gli stabilimenti e gli alberghi convenzionati con l'Inps sono tutti accreditati dal Servizio sanitario nazionale e garantiscono un adeguato servizio di soggiorno agli assicurati (trattamento non inferiore a tre stelle e breve distanza dal luogo di cura).
Possono essere avviati alle cure tutti i lavoratori dipendenti (compresi gli iscritti ai Fondi speciali ma escluso il Fondo per il clero) ed i lavoratori autonomi che abbiano almeno 5 anni di assicurazione Inps, dei quali 3 risultino versati nel quinquennio che precede la domanda. Spetta al medico di fiducia dell'interessato indicare, sul modulo di richiesta, la malattia per la quale siano richieste le cure. Il costo delle terme è a carico del Servizio sanitario nazionale mentre l'Inps sostiene quelle relative al soggiorno alberghiero. Il lavoratore deve invece pagare il viaggio (andata e ritorno) ed il ticket previsto per la parte sanitaria. L'Inps non riconosce ai trattamenti termali la natura curativa, ma soltanto quella preventiva di uno stato di invalidità collegabile ad un trattamento di pensione.
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