La direttiva Ue n. 24 del 2011 riconosce a tutti i cittadini dei Paesi membri la facoltà di curarsi all'estero, usufruendo dell'assistenza sanitaria del luogo. Benché risalente a due anni fa, la direttiva si applica dal 25 ottobre 2013, un differimento opportuno affinchè ogni Paese dell'Unione potesse recepirla fra le sue leggi. Tutti però risultano in forte ritardo, così che, grazie ad una successiva disposizione, l'Italia ha ancora tempo fino al 4 dicembre per adeguarsi al nuovo indirizzo.Il nuovo regime di assistenza sanitaria usufruita all'estero prevede il diritto di scegliere liberamente il luogo di cura, esclusi le assistenze a lungo termine, i trapianti d'organo e le vaccinazioni. Già oggi i Regolamenti europei garantiscono l'assistenza a chi si trova all'estero per motivi di studio, turismo o lavoro, oppure essendo titolare di una pensione. Le relative modalità restano integralmente in vigore. La normativa Ue si completa ora con la libertà del cittadino italiano di scegliere una struttura sanitaria oltre confine.Per l'effettiva applicazione del diritto sarà necessario predisporre una serie di provvedimenti (autorizzazioni, modalità, compiti delle Regioni), di raccordo con il Sistema sanitario nazionale, a cui spetta rimborsare in seguito il costo della cura. A patto che il trattamento ricevuto all'estero rientri fra le cure rimborsabili secondo la legge italiana.Cure Inps. La direttiva europea avrà positivi riflessi anche sul regime delle cure termali. In vista di usufruire di questa nuova opportunità, va messo in conto che le cure all'estero - come ogni altro tipo di assistenza medica - saranno consentite e rimborsate solo per i Paesi la cui legislazione preveda requisiti e condizioni analoghe a quelle oggi richieste in Italia. Attualmente il costo delle cure per lavoratori dipendenti e autonomi è a carico del Ssn (il lavoratore paga solo il ticket per la cura e le spese del viaggio andata/ritorno), mentre l'Inps sostiene i costi del soggiorno alberghiero. Anche l'Inail offre cicli di cure balneo-termali ai titolari di rendita per postumi di infortunio o di malattia professionale. La lista degli enti interessati si estende poi alle altre forme di previdenza, pubbliche e professionali; quasi tutte prevedono le cure termali come misura di prevenzione dell'invalidità. L'adeguamento del regime italiano alle norme europee richiede quindi una complessa e non breve opera di ricomposizione delle modalità e dei compiti degli enti erogatori.31 ottobre. È ancora possibile usufruire dei cicli di cure dell'Inps per il 2013, facendo domanda on line entro il 31 ottobre. Le richieste per il 2014 sono ammesse solo a partire dal 1 gennaio del prossimo anno. Tra i requisiti, sono richiesti la valutazione medica e cinque anni di contributi, dei quali almeno tre versati nell'ultimo quinquennio.
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