È difficile pensare alla storia biblica dell'eroina Giuditta e della morte di Oloferne senza riportare alla memoria dei nostri occhi i dipinti così carichi di pathos e tensione come quelli realizzati da Tiziano, Veronese, Caravaggio o Artemisia Gentileschi. Per la copertina del disco dedicato alla Betulia liberata di Wolfgang Amadeus Mozart, il direttore Christophe Rousset ha invece optato per il particolare di un quadro del pittore rinascimentale Marco Palmezzano, icona inquietante che sintetizza il racconto veterotestamentario così sorprendentemente trasposto sul pentagramma dal compositore austriaco. Aveva solo quindici anni Mozart quando si è lasciato ispirare dal testo del poeta cesareo Pietro Metastasio: una "azione sacra" che narra appunto le vicende dell'assedio da parte degli Assiri alla città israelita di Betulia, fino a quando Giuditta, vedova di profonda fede, riesce a entrare nel campo nemico e a sedurre il generale Oloferne, per poi ucciderlo nel sonno, decapitandolo con la sua stessa spada. Si tratta del primo e unico oratorio ultimato dal Genio salisburghese, che Rousset riporta alla luce grazie all'apporto decisivo dell'orchestra Les Talens Lyriques, del coro Accentus e soprattutto di un prestigioso cast di voci soliste. Ugole d'oro come il soprano Sandrine Piau, che impersona la nobildonna Amital nelle arie di tempesta (Quel nocchier) e di pentimento (Con troppo rea viltà); come il mezzosoprano Teresa Iervolino, che rende Giuditta una figura più umana che eroica (Prigionier che fa ritorno) o come il basso Nahuel Di Pierro, protagonista della struggente aria di conversione del condottiero nemico Achior (Te solo adoro). Ma sopra a ogni cosa a colpire è la musica straordinaria scritta da un fanciullo: la forza espressiva del suo linguaggio e la maturità del suo stile compositivo, l'eccezionale capacità di adattarsi a qualsiasi situazione psicologica e un talento drammaturgico senza pari, che lo porta per la prima volta sulla ribalta del "teatro dello spirito".
Wolfgang Amadeus Mozart
Betulia liberata
Christophe Rousset
Aparté / Self. Euro 22,00 (2 cd)
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