Con la puntata Nel nome del padre si è chiusa il giovedì su Rai 1 la nuova serie di Cose nostre: storie di donne e di uomini che si sono opposti alla violenza cieca delle mafie e allo strapotere della criminalità organizzata. Le quattro inchieste andate in onda a luglio sono però, in modo significativo, tutte al femminile. L'ideatrice e conduttrice del programma, Emilia Brandi, si è concentrata su donne inizialmente prigioniere di contesti criminali poi capaci di uscirne per garantire anzitutto un futuro di libertà ai propri figli. Donne che si sono ribellate a orrende logiche familiari e culturali pur di riaffermare il valore positivo della legalità. L'ultima storia narrata è quella di Marisa Merico, figlia dell'ex boss Emilio Di Giovine e nipote di Maria Serraino, l'erede di una potente cosca calabrese che gestiva il traffico di eroina nella Milano degli anni Ottanta. La giovane Marisa, nata da madre inglese, diventò nel nome del padre un corriere del crimine. Il suo racconto, che all'inizio stenta un po' a decollare, diventa a un certo punto un interessante ritratto degli equilibri di potere all'interno di una famiglia malavitosa dalla mentalità patriarcale, ma in cui comanda una figura femminile: sua nonna Maria. Dopo un arresto su mandato di cattura internazionale e un periodo di detenzione in Italia, la Merico è tornata in Inghilterra dove vive con i figli e collabora con un'associazione di volontari per spiegare ai detenuti che «cambiare vita è possibile». In modo asciutto, essenziale, facendo parlare quasi sempre la sola protagonista, con pochi raccordi e qualche immagine a effetto, questa puntata di Cose nostre dimostra, come le altre, la follia dell'illegalità, che non paga mai. Nel suo genere, la serie che Emilia Brandi firma con la collaborazione di Michele Alberico, Vincenza Berti, Daniele Cortese, Sergio Leszczynski, Carlo Puca e la regia di Raffaele Maiolino, oltre alla denuncia offre una forma di educazione alla legalità, che visti i tempi non guasta mai. Considerato poi che le puntate sono andate in onda (inspiegabilmente) non prima di mezzanotte, c'è ora la possibilità di vederle con calma su Raiplay, che sta entrando sempre più nell'uso comune dei telespettatori.
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