Cosa offre per l’Avvento chi è in missione digitale
sabato 7 dicembre 2024
Ogni volta che l’anno liturgico entra in uno dei tempi forti, è interessante vedere se e quanto l’infosfera ecclesiale lo addita ai propri utenti. Compresa l’ipotesi, che talvolta proviene dai pastori, talaltra dall’interno della stessa Rete, di sottolinearlo con una pratica di astinenza, se non proprio di digiuno, dal frequentare ambienti digitali. Quest’anno ho provato a interrogare in proposito gli account dei diciotto “missionari digitali” ritratti nell’omonima rubrica che “Avvenire” mi ha affidato a partire dallo scorso aprile ( shorturl.at/n4SyY ). Dico subito che gli autori più popolari, tra quelli dei quali mi sono occupato, non stanno dedicando nessun post all’Avvento, perlomeno in questi primi giorni. Credo che la ragione si possa individuare nel fatto che il loro dialogo con i follower è al livello di una pre-evangelizzazione; di conseguenza è incentrato più sui contenuti di base della fede cristiana (e/o della propria vocazione) che sulla pratiche della vita comunitaria. Mi ha sorpreso la scelta di Frei Gilson. Brasiliano, 37 anni, religioso dei Carmelitani messaggeri dello Spirito Santo e popstar della musica cristiana, conta oltre 5 milioni di iscritti sugli account YouTube e Instagram. Tra le sue attività più popolari ci sono i rosari “live” ( shorturl.at/zbz2Z ) dalle 4 alle 8 di mattina: ne ha tenuti ogni giorno sia durante la Quaresima propriamente detta, sia durante la Quaresima di San Michele (15 agosto-29 settembre) e ora ne tiene uno settimanale, ma non è specificamente intonato all’Avvento. Due domenicani, due proposte Passiamo a vedere le scelte di due domenicani. Il polacco Adam Szustak ha 46 anni ed è predicatore itinerante, cioè di persona e non solo per le vie della Rete. Su di essa è comunque popolare: il suo canale YouTube, “Langusta na palmie” (L’aragosta sulla palma, nome che rimanda a un celebre mosaico di Aquileia), ha oltre 900mila iscritti ( shorturl.at/1wQsR ). Per l’Avvento sostituisce una delle sue serie quotidiane di video, quella mattutina intitolata “Alzarsi” e dedicata a preghiere di inizio giornata e riflessioni sull’attualità, con la serie “Rorate”, che prende spunto ogni giorno da una delle litanie domenicane mariane (una tradizione secolare che i domenicani polacchi custodiscono con speciale dedizione). Dal testo della litania, spiega fra Adam, scaturirà ogni mattina un preciso «compito di Avvento». Per i primi giorni “Rorate” sta mantenendo la media di visualizzazioni di “Alzarsi”: 50mila per ogni video. Il francese Paul-Adrien d’Hardemare ha 43 anni e nell’attuale convento parigino ha a disposizione un ambiente attrezzato come studio di registrazione dei video; viene accreditato da varie fonti come l’“influencer cattolico” francese più seguito. La proposta per l’Avvento di fra Paul-Adrien viene lanciata sul canale YouTube attraverso uno short fin troppo vivace ( shorturl.at/2V9DV ) e consiste, semplicemente, nel seguire il podcast “La Bibbia in un anno” da lui realizzato e che ha cominciato a uscire «su tutte le piattaforme» appunto in coincidenza con l’inizio dell’attuale tempo liturgico. La vita è attesa, ma non su TikTok Sono tre, infine, i post dedicati all’Avvento usciti in rapida successione su Instagram da “La puerta de al lado” (La porta accanto, nome dichiaratamente ispirato alla formula con la quale papa Francesco allude alla santità “feriale” vissuta da tanti battezzati). Si tratta di un account animato, dal 2018, da María Valentina Leal Torres, ventiseienne colombiana, con il sostegno di 88mila follower. Il primo di questi post, accuratamente montati e sottotitolati, è “Da dove viene il termine Avvento?” e ha un’impostazione storica, intorno all’origine greco-romana della parola. Il secondo, “Viviamo l’Avvento insieme”, dopo aver rimarcato che per il cristiano tutta la vita è un’attesa, rimanda a un apposito gruppo WhatsApp, iscrivendosi al quale si riceveranno quotidianamente materiali per la preghiera, la riflessione e l’impegno. Il terzo, “Non è questo l’Avvento”, di gran lunga il più cliccato ( shorturl.at/a9jqU ), torna sul tema della vita cristiana come preparazione «a qualcosa che sta per accadere», la seconda venuta di Cristo, aggiungendovi l’insegnamento che papa Benedetto XVI riprese da Bernardo di Chiaravalle a proposito della «venuta intermedia», «nei sacramenti – spiega l’autrice –, nell’eucaristia, nella sua Parola, nel quotidiano... ogni volta che lo accogliamo con fede e amore». C’è anche spazio per un monito tutti interno alla missione digitale: non si aspetta la venuta di Cristo «stando seduti nella propria camera a guardare TikTok». © riproduzione riservata
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