I prossimi bilanci degli istituti religiosi devono mettere in conto anche gli effetti della "speranza di vita", l'indice Istat che sta producendo un innalzamento progressivo dell'età pensionabile per milioni di lavoratori. Per qualsiasi tipo di pensione l'età minima è oggi prolungata di altri tre mesi, una misura in vigore fino al prossimo dicembre, ma aumenterà a sette mesi da gennaio 2016.A fare le spese di questa ulteriore restrizione saranno, oltre alle pensioni di natura lavorativa, anche i trattamenti assistenziali come gli assegni sociali cui hanno diritto i cittadini senza alcun reddito oppure redditi al di sotto di 5.830,76 euro. In questa condizione si ritrovano i religiosi e le religiose (compresi gli stranieri con permesso di lungo soggiorno) che abbiano compiuto un'età di 65 anni e tre mesi e con una presenza in Italia di almeno 10 anni.Questi requisiti valgono ancora per il 2015, ma dal 2016 l'età minima salirà a 65 anni e sette mesi. I quattro mesi in più ritardano il diritto agli assegni che sa-ranno maturati nel 2016, con intuibili effetti sull'economia quotidiana delle case religiose. Il ritardo si traduce in una perdita economica valutabile da un minimo di 1.780 euro ad un massimo di 3.100 euro per ciascun religioso che compia 65 anni dal gennaio 2016 in avanti. Si tratta, in ogni caso, di una proiezione normativa valida, al momento, per gli anni 2016 e 2017; dal 2018, per effetto della riforma Fornero con l'aggiunta della speranza di vita, il requisito anagrafico per il conseguimento dell'assegno sociale salirà a 66 anni e tre mesi.Lo scenario previdenziale e l'innalzamento dell'età media del popolo dei consacrati offrono agli economi e agli amministratori motivi di attente valutazioni. I religiosi trasferiti all'estero non possono esportare l'assegno sociale, essendo strettamente collegato alla residenza in Italia. Questo requisito passa in secondo piano quando il titolare deve recarsi all'estero per gravi motivi di salute. Negli altri casi, se la permanenza all'estero si protrae oltre un mese, il pagamento dell'assegno viene prima sospeso e dopo un anno è revocato.Invalidi. Requisiti e condizioni per l'assegno sociale ai cittadini anziani si applicano anche agli assegni sociali che sostituiscono, al compimento delle età suindicate, la pensione di inabilità civile, l'assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali e la pensione ai sordi non reversibile.Tutti gli assegni sociali sono esenti da eventuali contributi sindacali o associativi, in quanto la legge che ne regola la riscossione (485/1972) fa specifico riferimento solo alle pensioni derivanti da un'assicurazione obbligatoria.
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