Siamo ormai giunti alla «sanatoria della sanatoria». La procedura di emersione dal lavoro nero per le colf e le badanti extracomunitarie ha presentato numerose variabili nelle situazioni in campo tanto da indurre l'Inps e il ministero dell'Interno a intervenire con una nutrita serie di chiarimenti. È stata quindi fissata al 31 dicembre 2009 una scadenza ultimativa per sanare alcune irregolarità commesse nella procedura di condono. Diversi datori di lavoro hanno chiesto la sanatoria all'Inps invece che al ministero oppure hanno fatto domanda a entrambi. Le famiglie interessate devono contattare entro il 31 dicembre il Dipartimento per l'immigrazione (www.nullaostalavoro.interno.it oppure lo 06.48905810) per completare la pratica avviata con il pagamento del contributo forfetario di 500 euro. In analogia a quanto disposto dal Ministero, la domanda di emersione all'Inps (per lavoratori italiani o comunitari) potrà essere presentata entro il 31 dicembre, a condizione che sia stato regolarmente versato il contributo dei 500 euro. L'istituto avverte che qualora sia riscontrato il mancato pagamento, la domanda di sanatoria perde la sua validità e viene considerata come normale denuncia di lavoro domestico con tutte le conseguenze civili e penali connesse all'impiego di lavoratori irregolari. In ogni caso non possono essere accettate domande di sanatoria con data di inizio del rapporto di lavoro successiva al 1° aprile 2009 oppure con la stessa data della domanda.
F24 scorretto. È accaduto anche che il pagamento del contributo col modello F24 sia stato eseguito da una persona diversa da quella che ha poi richiesto la sanatoria. In questo caso la regolarità del pagamento è rimessa al giudizio dello Sportello unico per l'immigrazione. Spetta poi all'Inps l'abbinamento con la pratica, a patto che il numero del documento di identità del lavoratore riportato sulla denuncia di assunzione coincida con quello del F24.
Altro lavoro. Fino a quando la sanatoria non viene definita, la colf o badante non può essere assunta da un'altra famiglia, poiché manca il permesso di soggiorno necessario per una regolare assunzione.
Anticipo contributi. Le famiglie che attendono ancora di essere convocate allo Sportello polifunzionale possono evitare di pagare in unica soluzione tutti i contributi dovuti dal 1° luglio 2009 fino alla sottoscrizione del contratto di soggiorno. Ai datori di lavoro in sospeso l'Inps sta inviando bollettini di versamento provvisori, il cui importo è stato calcolato sulla base delle ore di lavoro e della retribuzione minima dichiarate per la colf o la badante. Tuttavia i pagamenti provvisori non possono essere considerati come accettazione della domanda di emersione.
Rimborso 500 euro. Se la domanda di sanatoria viene rigettata per qualsiasi motivo, non viene restituito il contributo di 500 euro. Solo in casi eccezionali, che saranno valutati dai Ministeri competenti, potrà essere disposto il rimborso.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: