Pochi giorni ancora a disposizione delle famiglie per il pagamento dei contributi domestici (e per la denuncia dei nuovi rapporti di lavoro) relativi al primo trimestre del 2006. Il termine scade, infatti, il prossimo lunedì 10 aprile. Si applicano i nuovi contributi aggiornati dall'Inps per l'anno 2006, come indicati nella tabella. Malgrado l'adeguamento al costo della vita, i contributi sono più bassi di quelli del 2005, grazie ad una generale riduzione delle assicurazioni per la maternità, la disoccupazione e gli assegni familiari.
La prima colonna riporta la retribuzione oraria (comprensiva di ogni indennità) effettivamente pagata alla colf. La seconda indica il contributo da pagare per le ore lavorate tra il 1 gennaio e il 25 marzo scorso, cioè l'ultimo sabato del mese; l'importo tra le parentesi va trattenuto dal datore di lavoro che spesso si accolla tuttavia il contributo intero. La terza colonna indica la tariffa in caso di parentele. I contributi scendono ancora quando il lavoro dura almeno 25 ore nella stessa settimana.
Extracomunitari. La carica dei 480 mila extracomunitari che il 14 marzo scorso hanno fatto domanda per lavorare in Italia è solo il primo passo per ottenere i desiderati permessi di soggiorno. Deve essere infatti completata la selezione per individuare i 170 mila che, secondo il decreto annuale per l'immigrazione, sono gli unici ad aver titolo ad "entrare" in Italia. In teoria quasi tutti i concorrenti dovrebbero essere fisicamente trasportati all'estero per regolarizzare l'ingresso in Italia secondo le procedure di legge. Seguirà poi la normale trafila presso lo Sportello Unico per l'immigrazione, dove sottoscrivere il Contratto di soggiorno col datore di lavoro ed ottenere il
Permesso di soggiorno. è previsto che, entro tre anni, lo Sportello Unico sia collegato direttamente con l'Inps, l'Inail ecc. per gestire tutti gli aspetti lavorativi del fenomeno migratorio. Nel frattempo, è ancora il datore di lavoro che deve provvedere a regolarizzare la posizione dell'extracomunitario presso gli enti previdenziali.
Tempi lunghi, quindi, perché le 45 mila colf e badanti, comprese nei 170 mila autorizzati a lavorare in Italia, possano entrare a far parte della grande famiglia dell'Inps, anche perché i nuovi rapporti di lavoro dovranno essere denunciati all'Istituto solo dopo alcuni mesi dall'effettivo inizio delle prestazioni domestiche. Nella migliore delle ipotesi, le prime denunce dovrebbero avvenire nel periodo 1-10 ottobre 2006, altrimenti si slitterà ai primi 10 giorni del 2007.
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