Classifiche
domenica 22 settembre 2024
Quelli chiusi nei recinti al capolinea di viaggi senza arrivo; quelli in fila davanti a una mensa per un pasto gratuito; quelli messi a lavori pesanti con salario leggero: il linguaggio corrente li definisce con un accenno di commiserazione: gli ultimi. La parola indica la graduatoria di una competizione, un risultato finale. Non è così per me. Vedo queste persone come avanguardie del presente in corso. Lo sperimentano, lo esplorano con scarsità di mezzi e attaccamento alla vita stremata. Se fossero naufraghi su un’isola disabitata, li chiameremmo resto salvato e primizia di nuovo insediamento. Le loro baracche, i loro accampamenti sono avamposti nelle intemperie, prove di sopravvivenza. Se arrivano a racimolare un risparmio lo spediscono a famiglie lontane. Chi disse: «Gli ultimi saranno i primi» intuì il capovolgimento dei fronti e la provvisorietà di ogni precedenza. Così considero le persone definite dalle cronache: ultime. Seminano invece campi e tempi difficili, dissodano il tempo futuro. Chi vuole conoscere i prossimi della specie umana, li trova presso di loro. Sono caparra e anticipo, niente a che spartire con il fondo delle classifiche. © riproduzione riservata
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