Chi può aiutare Ada e i figli a vivere con dignità?
domenica 15 maggio 2022
La richiesta di aiuto arriva da un parroco di una grande città del Sud, che combatte a mani nude contro una povertà che attanaglia la periferia degradata in cui svolge la sua missione. Si tratta di una madre sola, separata da un marito che non riesce a garantire il minimo sostegno economico. Lei vive con i due figli minorenni in uno scantinato, senza finestre. «Un tugurio, un ambiente umido e fatiscente – spiega il parroco – senza aria e senza luce, che non proviene se non dalla porta d'ingresso lasciata aperta». La signora Ada è diabetica e soffre di patologie collegate e ha bisogno di continui ricoveri. Fino a qualche anno fa è riuscita a sopravvivere grazie alla pensione di un fratello disabile, che però è mancato. Questa famiglia è priva dell'essenziale: la parrocchia offre quel che può, procura i viveri di prima necessità, il materiale per la scuola dei figli e paga qualche bolletta scaduta. Ma le emergenze sono tante. «Vorrei tanto avere i fondi necessari per poter ristrutturare la sua abitazione e renderla almeno idonea a viverci con dignità», allarga le braccia il sacerdote. Per aiutare Ada e i suoi figli si può contribuire anche con una piccola somma sul ccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può fare un versamento ad Avvenire Nei Spa - La voce di chi non ha voce - Banco Bpm Iban IT05Y0503401741000000012201.
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