Cappello, petali e gratitudine
venerdì 28 giugno 2024
François Jullien, intellettuale francese non credente, ha scritto un libro per spiegare quali sono le Risorse del cristianesimo ma senza passare per la via della fede (Ponte alle Grazie). Una di queste è la seguente: «Dire che un evento è possibile. Questo è il puro oggetto dell’annuncio del Vangelo». Marilynne Robinson ha fatto della categoria della «possibilità» una cifra particolare della sua poetica. Questa scrittrice americana ha riversato in tale simbolica la sua fede cristiana, una fede di resurrezione, di possibilità di cambiamento e di avvenimento: «Una persona più cambiare. Tutto può cambiare» si legge in Casa. In un dialogo nel suo romanzo più recente, Jack (Einaudi), due personaggi, Della e Jack, danno concretezza a questa possibilità: «Lei disse: “Ha cosparso i miei gradini di petali di rosa. Un gesto poetico”. “Grazie”, disse lui. “Anche dei pancake. E della bella nottata di sonno”. Lei disse: “Cerco solo di tenerla in vita”. “Non serve che lo faccia. Non serve che cerchi. Mi tiene già in vita. Il solo pensiero di lei. Non volevo dire questo”. Era molto di più di quanto intendesse dire. Perciò uscì dalla porta e si mise il cappello e poi se lo levò per salutarla, quella strana piccola galanteria, scese i gradini saltellando e si avviò. Però si girò una volta, e la vide leggiadramente piegata nel flebile crepuscolo mattutino a raccogliere rose». Rose, leggiadria, un cappello che si leva: creare una possibilità è l’arte di chi scrive storie. E che molto ha a che fare con la fede. © riproduzione riservata
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