Viene definito «real-life thriller», tradotto alla lettera «thriller della vita reale». A dire il vero in Celebrity hunted - Caccia all’uomo (disponibile in esclusiva su Prime Video con i primi tre episodi a cui lunedì saranno aggiunti gli ultimi tre) di vita reale c’è ben poco. Semmai c’è tanto gioco (un po’ guardie e ladri, un po’ caccia al tesoro in grande stile) e tante scene più da film che da reality. In sostanza, quattro coppie di personaggi celebri (i soliti vip) devono cercare di non farsi catturare da un team di cosiddetti “hunters” esperti. Si dice che siano alcuni tra i più noti analisti e investigatori professionisti, esperti di cyber security, profiler e human tracker (tanto per non farsi mancare gli inglesismi del caso). Per questo le “prede” devono darsi alla fuga in lungo e in largo per l’Italia nel tentativo di mantenere l’anonimato e preservare la loro libertà per due settimane, con a disposizione solo un cellulare di vecchia generazione e una carta che consente il prelevamento di un massimo di 70 euro al giorno. Gli otto di questa quarta stagione di Celebrity hunted, prodotta da Endemol Shine Italy sulla base di un format britannico, sono Raoul Bova con la moglie Rocío Muñoz Morales, le sorelle Belen e Cecilia Rodriguez, i rapper Guè e Ernia, i comici Herbert Ballerina e Brenda Lodigiani. La Belen per non farsi catturare dai cacciatori si traveste da suora, Bova si tuffa in acqua e così via. Mentre i cacciatori, supertecnologici, possono utilizzare qualsiasi mezzo legale per rintracciare le celebrità: elicotteri, tracciamenti telefonici, telecamere di videosorveglianza, sistemi di riconoscimento delle targhe. A dare senso e ritmo al tutto interviene un’opera notevole di montaggio. Il risultato finale è a tratti anche divertente. Istruttive le tecniche di ricerca che si rifanno, queste sì, a quelle reali.
© riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: