Di storie di transizione (cambio di sesso) la tv ne sta raccontando tante, ci ha costruito sopra anche delle fiction, ma forse per la prima volta ha portato alla ribalta una Barbara divenuta Gioele che poi ha sposato Giovanni e ha come amica del cuore Eugenia. A dipanare il complesso intreccio ci ha provato, e ci è pure riuscita a livello narrativo, Enrica Bonaccorti al suo ritorno alla conduzione televisiva con il programma pomeridiano Ho qualcosa da dirti in onda su Tv8 dal lunedì al venerdì dalle 17,45 alle 18,30. La Bonaccorti mancava da tempo dal piccolo schermo e sicuramente se ne doleva. Tv8, che è un canale in chiaro di Sky sul digitale terrestre, le ha offerto questa possibilità con un programma ispirato a un format inglese che intende dare voce alle storie di chi deve dire qualcosa di importante a qualcuno, tra rivelazioni, scuse, ringraziamenti e segreti. Per farlo è stata ricostruita una sorta di caffetteria con un separè dove il protagonista incontra da solo la conduttrice per poi recarsi in sala dove a uno dei tavoli c'è ad attenderlo la persona a cui deve fare la rivelazione. Statuarie le comparse agli altri tavoli, un po' impacciato il barman, ritmo lento e lacrima facile. Insomma, la componente emotiva caratterizza la maggior parte delle storie, anche se la produzione annuncia che non mancheranno quelle divertenti con un approccio al racconto più leggero e scanzonato. Restando in attesa, torniamo sulla storia di partenza, la prima delle due andate in onda mercoledì (la seconda raccontava di un padre di famiglia guarito da un tumore grazie anche all'amore di moglie e figlie). Di sicuro quella di Gioele era di maggiore impatto con aspetti decisamente eccezionali: una donna che si sente uomo, si sottopone alla chirurgia per diventarlo a tutti gli effetti, sviluppa una profonda amicizia con una donna, ma poi si innamora di un uomo. Il tutto all'impronta del non conta il genere, conta la persona. Pur ammettendo che si tratta di questioni molto delicate che meritano tutto il rispetto possibile, ci resta difficile non pensare che certe storie e certi programmi contribuiscono, se non proprio alla confusione, quantomeno a dare un'immagine molto complicata della vita.
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