Il mondo del calcio nella stessa stagione ha perso due pezzi da 90, come la paura che fanno le loro idee folli: parliamo degli ex presidenti della Samp e della Ternana, Massimo Ferrero, alias il “Viperetta” e Stefano Bandecchi detto lo “Sceriffo”. Il primo, Ferrero, è sotto inchiesta perché
parte dei fondi ottenuti dalla Samp, retrocessa in B, secondo gli inquirenti sono stati travasati in alcune sue società cinematografiche. Non pago di aver portato la Samp sull’orlo del fallimento, Ferrero in estate è andato a bussare alla porta di almeno una mezza dozzina di società di calcio per autocandidarsi a salvatore della patria. Il Viperetta ha tentato il morso velenoso anche con il traballante Perugia di Santopadre (respinto in primis dagli ultrà che gli hanno intimato di girare al largo dal Curi), retrocesso in C, e poi ha tentato di insediarsi al posto di Bandecchi alla Ternana. Bandecchi è fuori dai giochi del pallone. Infatti una volta uscito dal calcio sta diventando, purtroppo, un personaggio di punta dello sgangheratissimo panorama politico nazionale. Malvoluto dai tifosi rossoverdi che lo hanno preso a sputi in faccia, ricevendone altrettanti dallo stesso ex Patron, questo signore livornese (che ci incastra con Terni?), ex paracadutista della Folgore con tanto di missione in Libano, è riuscito a farsi eleggere sindaco della Città dell’acciaio. In politica, come nel calcio, porta in dote il suo patrimonio “miliardario”, tanto varrebbero le sue imprese: l’Università telematica Niccolò Cusano, fondata nel 2006, ateneo virtuale che ha laureato le menti più illuminate del Paese... Questo showman prestato prima al calcio e ora al Comune di Terni vanta anche trascorsi da conduttore televisivo nella trasmissione fatta in casa, L’Imprenditore e gli altri”. Titolo che vale anche per le apparizioni dell’ultima settimana sull’asse Cruciani-Parenzo. Il primo lo ha ospitato nella tana dell’estasi del pecoreccio che è il programma La Zanzara (da anni la più sponzorizzata delle trasmissioni in onda sull’industriosa e culturale Radio 24); l’altro, ex sodale di Cruciani, nel salotto del talk L’aria che tira (su La7). «Con noi abbiamo qui il Trump in salsa nostrana» Parenzo ha presentato lo Sceriffo Bandecchi. «Sarò cauto ma non sono un trumpiano, io non ci incastro niente con Trump e per quanto mi riguarda potrebbe stare tranquillamente in galera. Io non c’entro niente neanche con Vannucci (quello è il Perugino inteso come pittore, lo correggono con il generale Vannacci) e il suo libro è una serie di battute da caserma, io ho un’altra mentalità». La mentalità dell’imprenditore sotto inchiesta per evasione fiscale a cui sono stati confiscati 20 milioni di euro... Ma Bandecchi davanti al guitto Parenzo se la ride «e sa perché rido? Perché l’indagine fiscale è iniziata venerdì scorso e i soldi me li hanno confiscati un anno fa». Siamo al teatrino dell’assurdo. Ringraziamo Viperetta e lo Sceriffo che non sono più nel già affollato quanto folle mondo del calcio italiano, ma circolano ancora pericolosamente nell’etere. I cinici Cruciani e Parenzo ci ridono su, a noi invece non resta che piangere. © riproduzione riservata