Aumentano da venerdì 1° luglio gli assegni familiari ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e a diverse categorie lavorative (soci dipendenti di cooperative, detenuti ecc.). La rivalutazione, pari al 2% secondo l'Istat, sarà in vigore dal 1° luglio 2005 al 30 giugno 2006. L'importo degli assegni tiene conto sia dei componenti della famiglia sia del reddito familiare complessivo. L'intreccio dei due parametri porta alla formazione di ben 17 tabelle di situazioni familiari diverse. Continuano tuttavia ad essere esclusi dagli assegni i figli maggiorenni, anche se, secondo la più recente giurisprudenza, permane il compito dei genitori al loro mantenimento. Qualunque sia l'età raggiunta dai figli, sussiste un dovere senza tempo dei genitori agli alimenti in presenza di gravi difficoltà economiche.
Assegni al coniuge. Grazie ad un recente decreto ministeriale è ora possibile pagare l'assegno familiare direttamente al coniuge del lavoratore o del pensionato. La novità, introdotta dalla Finanziaria di quest'anno, ha incontrato diversi ostacoli tecnici per la sua applicazione. La soluzione ministeriale, adottata in accordo con l'Inps, è stata quella di rimettere al coniuge interessato la scelta se avvalersi di questo diritto.
La nuova procedura avviene in coincidenza con la scadenza annuale del 30 giugno, entro la quale i lavoratori presentano (o aggiornano) la richiesta alla rispettiva azienda per il pagamento degli assegni relativi al periodo luglio 2005-giugno 2006. Anche dopo il 30 giugno è consentito al coniuge del dipendente chiedere il pagamento direttamente al datore di lavoro. L'assegno ed il pagamento al coniuge sono riconosciuti anche ai pensionati e a chi riscuote le indennità di disoccupazione, mobilità, cassa integrazione, malattia ecc. Se la malattia è causa di interruzione del rapporto di lavoro, l'assegno è pagato direttamente dall'Inps per un massimo di 3 mesi. Le eventuali richieste individuali del coniuge devono essere inoltrate all'Inps.
Ferrovieri. Un elevato numero di pensioni (categoria FS) liquidate a dipendenti delle Ferrovie ed interessate al trasferimento dall'ex "Fondo pensioni del personale delle Ferrovie dello Stato" all'Inps, è transitato a questo ente incompleto dei dati dei familiari del pensionato. Per integrare queste notizie, necessarie per ricevere gli assegni familiari sulla pensione, l'Inps ha inserito sul nuovo certificato di pensione (O-bisM 2005) l'invito per i pensionati di recarsi nella Sede che ha in carico il trattamento, oppure di telefonare al call center (n. 803164) per fissare un appuntamento con gli uffici competenti. L'Istituto è costretto a sospendere dal 1° luglio il pagamento dell'assegno familiare sulla pensione di coloro che, malgrado l'invito, non hanno provveduto ad integrare la documentazione necessaria per poter proseguire la riscossione dell'assegno.
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