Arte.tv: “Dopamina”, l’universo delle app
venerdì 29 settembre 2023
«Sei completamente assuefatto, perché queste app sono ideate proprio per far produrre al cervello la molecola che ti fa provare piacere, motivazione e dipendenza: la dopamina». Questo è il messaggio che viene esplicitato all’inizio dei vari video che la piattaforma di streaming europea arte.tv ha dedicato al rapporto tra le app e questa molecola, rilasciata dal cervello a causa degli stimoli digitali ai quali, oggi, è costantemente sottoposto. Dopo una prima stagione che ha fatto luce su applicazioni come Tinder, Facebook, YouTube e Twitter, è adesso disponibile gratuitamente una seconda stagione su altre sette applicazioni: Whatsapp, Amazon, Linkedin, Vinted, TikTok, Tinder e Waze. Per ognuna di queste, i brevi video di arte.tv (tutti tra i sette e i nove minuti) spiegano con un taglio ironico e didascalico come i social media non solo condizionino il modo di pensare e agire degli utenti che ne fanno uso, ma anche come la varietà e la disponibilità di queste app stiano trasformando i loro utilizzatori in «tecnodipendenti», con sintomi del tutto simili a quelli di chi fa uso di droghe. Whatsapp, ad esempio, ti spinge a controllare di continuo in modo automatico e incosciente lo schermo del cellulare, ignorando che così facendo trasmetti dati e se Facebook ha acquistato Whatsapp per un miliardo di dollari per offrirlo gratuitamente è perché è gratis l’utente: «Il prodotto sei tu», ci ricorda la voce fuori campo. Lo stesso dicasi per Amazon il cui obiettivo è spingere l’utente a consumare sempre di più, a farlo diventare un acquirente compulsivo. Anche un’applicazione utile per la navigazione stradale come Waze permette a un’altra società-madre, Google, di acquisire informazioni sui propri utenti, in questo caso sui loro spostamenti. Insomma, un’occhiata alla serie Dopamina di arte.tv non fa male, anzi: è consigliabile. © riproduzione riservata
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