Entra nella fase operativa l'accordo tra l'Uneba, l'Unione delle istituzioni di beneficenza e assistenza sociale, e le organizzazioni sindacali del settore per dare avvio alla Banca Etica Solidale. La Banca è il nuovo strumento previsto dal contratto nazionale di lavoro come concreta espressione di solidarietà tra i 50 mila lavoratori e lavoratrici dipendenti degli enti Uneba dei settori socio-assistenziale, socio-sanitario ed educativo, da tradursi in un aiuto concreto verso i colleghi che versano in determinate situazioni di disagio familiare.
Secondo le previsioni del contratto nazionale, confermate ora in una dichiarazione congiunta sottoscritta da Uneba e sindacati il 28 aprile scorso, la Banca Etica Solidale nasce con il conferimento iniziale di una giornata di riduzione dell'orario di lavoro, nel passaggio dal primo giorno del nuovo anno.
Il corrispondente importo economico lordo dei permessi così accantonato è messo a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici che, non potendo utilizzare allo scopo altri provvedimenti contrattuali, hanno comunque la necessità di assentarsi da lavoro per l'assistenza dei figli, del coniuge, dei genitori ecc., che versino in gravi condizioni di salute.
A regime, la Banca Etica consente di donare ai beneficiari: a) i recuperi maturati a fronte di prestazioni eccedenti l'orario di riferimento, b) le ferie, per la parte che supera le 24 giornate l'anno (minimo non disponibile) e quella monetizzabile di due giornate, c) i permessi per riduzione orario di lavoro che al 31 dicembre risultano non goduti e accantonati alla banca ore, d) le ore per festività coincidenti con la domenica e accantonate alla banca ore, e) altre assegnazioni (elemento retributivo ecc.).
Non sono cedibili alla Banca le quote per le quali è stata già versata la contribuzione Inps. L'avvio della Banca Etica, che ha carattere sperimentale per gli anni 2020-2022, richiede alcuni passaggi procedurali per la sua attuazione, attraverso un regolamento aziendale e la composizione di una speciale Commissione incaricata di valutare i requisiti di ammissibilità di ogni singola richiesta.
La novità richiede un'adeguata promozione dell'iniziativa tra i lavoratori occupati negli enti, attraverso una capillare campagna di informazione e sensibilizzazione finalizzata alla conoscenza e alla fruizione della Banca E-tica Solidale.
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