Renzo Arbore e il suo spirito goliardico sono intramontabili, come impossibili sono le sue giacche e le sue cravatte. Persino il compassato Enzo Biagi, nel 1988, di fronte al Grazie dei fiori bis non poté fare a meno di sorridere e di battere timidamente il tempo con le dita sull'austera scrivania dell'allora Il Caso. Per cui per questo Indietro tutta 30 e l'ode (mercoledì prossimo la seconda puntata su Rai 2) va bene tutto: la finta aula magna dell'Università, gli altrettanto finti studenti, la Ruotona della fortunona, la teca con il costume delle Ragazze coccodè, l'albero di Natale del Cacao Meravigliao.... Va bene tutto, anche la conduzione di Andrea Delogu, perché alla fine quello che conta sono loro: Renzo Arbore e Nino Frassica. Quello che non smette di funzionare è la loro complicità in scena. Al resto ci pensa il repertorio. Rivedere gli sketch e ascoltare i nonsense di Indietro tutta diverte ancora i vecchi e piace ai giovani. Succede di rado, perché i programmi tv sono frutto del loro tempo. Trent'anni dopo più che di vecchio sanno di archeologico. Ma questo non vale per Arbore, che di tv ne ha fatta poca (non sempre lo hanno cercato), ma quella poca ha lasciato il segno: è stata fondamentale, al pari della radio. Pensiamo a cosa sono stati per intere generazioni programmi come Alto gradimento alla radio e Quelli della notte in tv. Innovazione pura, mix di generi (varietà, talk show, spettacolo musicale...), improvvisazione. Contenitori surreali, “neofuturisti”, diventati fenomeni televisivi. Renzo Arbore è un vero artista e poter chiudere l'anno con lui, come successe due anni fa con Quelli dello swing per celebrare i cinquant'anni di carriera, è un'ottima occasione per Rai 2, la rete a cui è sempre rimasto fedele. E così è stato ancora una volta, visto che il pubblico ha ripagato Arbore facendogli vincere la serata (davanti alla partita Milan-Verona su Rai 1 con 3.139.000 e share del 12.33% e allo show di Paolo Bonolis Music con 3.089.000 e share del 15.06%) con 3 milioni 888 mila spettatori, pari al 19.23% di share, superando più volte i 5 milioni di spettatori (con un picco di 5 milioni 231 mila alle 21.52). Un dato che regala a Rai2 lo share più alto per uno show negli ultimi tre anni. Il successo di Arbore «conferma che la scelta di puntare su una televisione di qualità è vincente» ha detto il dg della Rai, Mario Orfeo.