La solidarietà dei giovani “angeli del fango” e dei volontari (meno giovani) nelle piccole o nelle vaste emergenze sul territorio non è esente da alcuni diritti e benefici. Offerti non come premio di una generosità che mai potrà avere un prezzo, ma come necessaria tutela di posizioni sociali e lavorative interrotte, come in questi giorni, dalla disastrosa alluvione nell’Emilia Romagna.
A parte le misure di sostegno annunciate dal Governo, la protezione sociale è assicurata da due grandi enti: a) il Corpo Nazionale del soccorso Alpino e Speleologico, le cui prestazioni economiche transitano attraverso l’Inps. b) il Dipartimento della Protezione Civile, maggiormente interessato nella gestione degli interventi di soccorso alle persone e per i territori alluvionati.
Ai volontari che aderiscono alle organizzazioni di volontariato impiegati in attività di protezione civile autorizzate (e agli appartenenti alla Croce Rossa Italiana), vengono garantiti: a) il mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato fino a 60 giorni consecutivi; b) il mantenimento del trattamento economico e previdenziale da parte del datore di lavoro pubblico o privato; c) la copertura assicurativa contro gli infortuni, le malattie connesse alle attività di volontariato, la responsabilità civile verso terzi.
Ai datori di lavoro pubblici o privati dei volontari regolarmente iscritti alle organizzazioni di volontariato che ne facciano richiesta, viene rimborsato l’equivalente degli emolumenti versati al lavoratore volontario. Per ottenere i rimborsi, il datore di lavoro deve presentare domanda al Dipartimento della protezione civile entro
due anni dal termine dell’intervento. Rientrano nei rimborsi anche i lavoratori autonomi per il mancato guadagno giornaliero. Sono interessati i titolari di reddito di impresa e di libera professione, e quanti hanno percepito reddito autonomo o commerciale occasionali. Il rimborso è calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi presentata l’anno precedente l’opera di volontariato, nel limite di 103,30 euro giornalieri lordi.
Volontari del Soccorso. È stata aggiornata a 2.261,40 euro mensili l’indennità compensativa del mancato guadagno per gli autonomi volontari del Corpo Nazionale del soccorso Alpino e Speleologico, da parametrare alle effettive giornate impegnate per il Corpo.
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