“Amore pensaci tu”, una fiction deludente
martedì 21 febbraio 2017
L'annunciata idea di partenza era interessante: parlare di quei padri che pensano solo al lavoro, convinti che alla casa e soprattutto ai figli ci devono pensare le madri, anche se a loro volta lavorano. Uomini che a un certo punto si trovano, volenti o nolenti, ad occuparsi della vita domestica. Tema, dunque, sulla lunghezza d'onda dei cambiamenti da tempo in atto nella nostra società. Ma lo sviluppo di Amore pensaci tu (titolo esplicativo del concetto appena espresso) ha deluso ampiamente le attese. La nuova fiction di Canale 5, in onda il venerdì in prima serata, propone realmente la storia di quattro famiglie in cui i padri si ritrovano tutti a fare i “mammi”, ma arrivandoci da situazioni completamente diverse per dire sostanzialmente che tutto è famiglia. Ci sono Luigi e Gemma (Emilio Solfrizzi e Valentina Carnelutti) a rappresentare la “famiglia staffetta”, quella in cui lui si trova obbligato a fare il padre, per la prima volta, nonostante le tre figlie avute da madri diverse. C'è la famiglia di Marco e Anna (Filippo Nigro e Giulia Bevilacqua), che rispetto ai canoni tradizionali è quella “capovolta” in cui l'uomo ha messo da parte ogni ambizione per dedicarsi a casa e figli, ma che ora riscopre il piacere della sua professione rimettendo in dubbio l'equilibrio familiare. Ci sarebbe la famiglia “dei belli e ricchi”, quella di Jacopo e Elena (Carmine Recano e Martina Stella), con lui ex calciatore di successo, ma la coppia è in crisi, indecisa sul separarsi definitivamente e sull'eventuale affidamento dei due figli. C'è infine la coppia di fatto, quella di Francesco e Tommaso (Fabio Troiano e Giulio Forges Davanzati), composta da due omosessuali che si trovano alle prese con la crescita della nipotina di uno dei due rimasta orfana. A parte quindi quest'ultima immancabile concessione all'attuale “politicamente corretto”, la fiction in dieci puntate con la regia di Francesco Pavolini e Vincenzo Terracciano sa tanto di già visto: soliti incidenti e inconvenienti, solite ansie, rapporti tempestosi con i figli, ritorno di vecchie fiamme che riaccendono amori sopiti.... Insomma, la solita commedia con tocchi di presunta modernità. Al momento, sempre che la vicenda non cambi, salviamo la figlia maggiore di Luigi che rimasta incinta vuole tenere il bambino, a differenza del padre di lei, che sembra poco propenso ad accogliere un nipote.
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