Quanta strada bisogna percorrere per arrivare a Lui! Quante barriere da abbattere per arrivare a quel sole che intuisco nell'altra vita, la vera vita! La vera Luce all'uscita dal tunnel.
In Italia è stato tradotto dall'ed. Guanda nel 1989 ed è intitolato La ricerca intermittente. In quel volume il famoso drammaturgo rumeno-francese Eugène Ionesco (1912-1994) raccoglie, come in un diario, l'itinerario della sua "ricerca" su Dio, sul senso della vita, sull'approdo cristiano. Sono pagine talora tormentate, altre volte ironiche, sempre sincere. Ho scelto poche righe emblematiche per questi giorni tradizionalmente dedicati alla memoria dei defunti. È uno squarcio su quel futuro che ci attende. Per ora abbiamo davanti a noi la via della vita, strada piena di ostacoli, di barriere, di deviazioni, spesso scandita da tunnel oscuri che sembrano non finire mai.
Ma nel cuore c'è una certezza: alla fine del percorso si aprirà finalmente "la vera Luce". Comprenderemo e contempleremo non più «come in uno specchio, in maniera confusa; allora vedremo a faccia a faccia» (1 Corinzi 13, 12). È significativo che questa speranza fiorisca nello spirito di uno scrittore che è stato per eccellenza l'autore del "teatro dell'assurdo", convinto che «il mondo moderno fosse in decomposizione» e che l'unica esperienza fosse quella del delirio e del vuoto. Talora ci sembra di essere così anche noi, spettri che vagano in mezzo a ombre, produttori di parole vane e di azioni vacue. Ma se cerchiamo di scendere in profondità, la strada della vita ha una direzione e, se non ci blocchiamo per inerzia o autosufficienza, all'uscita del tunnel c'è quella luce, c'è una Presenza, una Persona che ci attende.
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