Ramona ha 36 anni e da quando ne aveva 18 si è stabilita in Italia, in un paese piccolissimo al confine con la Svizzera. Prima viveva in Romania, in uno stato di povertà che lei stessa, nella lettera che ci ha fatto avere il parroco che la aiuta, definisce “inimmaginabile”. «Mia madre - racconta - andava a lavorare la terra per sfamarci, invece mio papà lavorava solo per bere». A 18 anni, dunque, Ramona raggiunge il fratellastro per badare alla nipotina. A 23 si sposa e a 29 nasce una figlia, e la vita sembra assomigliare alla felicità. Purtroppo anche il marito ha preso il vizio dell’alcol, e bicchiere dopo bicchiere va in
fumo il lavoro e anche la relazione tra loro. Oggi Ramona e la sua bambina vivono ospiti da un’amica. Nel giro di pochi anni la donna ha perso la mamma e il papà e ha contratto alcuni debiti per pagare i funerali. Lavora poco, soprattutto come donna delle pulizie in qualche condominio. Per Ramona è necessario un aiuto consistente per saldare i suoi debiti con persone poco raccomandabili che le avvelenano la vita e la tengono sotto schiaffo. Se riuscisse a restituire il dovuto, potrebbe cercare un lavoro serio, stabile, perché ha tanta voglia di fare e di mettere in sicurezza il futuro di sua figlia. «La situazione è un po’ complicata - ammette il parroco - ma Ramona può farcela se le diamo una mano a pagare i suoi debiti». Al momento la donna campa con lavoretti saltuari e “invisibili”, e con l’aiuto della Caritas. Si può aiutare Ramona anche con un piccolo contributo, utilizzando il conto corrente postale 15596208, intestato ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”, piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”. Si può anche fare un versamento ad Avvenire Nei Spa - La voce di chi non ha voce - Banco Bpm Iban IT05Y0503401741000000012201. Per le donazioni alla “Voce di chi non ha voce” non è possibile fruire della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.