Raccontare per davvero l’agricoltura. Senza infingimenti e false promesse. Raccontare un comparto per quello che è, delineando ciò che può diventare, spiegando la sua importanza, approfondendone i molti aspetti tecnologici ma senza dimenticarne la storia. Operazione importante da compiere, soprattutto oggi, per far comprendere bene il valore economico, sociale e ambientale, di un comparto che esiste da millenni, che oggi assume nuovamente un significato più forte rispetto a qualche tempo fa ma che spesso sfuma in un’immagine che non corrisponde alla realtà. È l’obiettivo di “Vi racconto l’agricoltura”, il contest lanciato su Instagram dall’Accademia dei Georgofili di Firenze in occasione del 270° anno dalla sua fondazione.
L’iniziativa mette insieme elementi diversi ma complementari: il significato dell’agricoltura e dell’Accademia, le giovani leve di tecnici agricoli, uno strumento di comunicazione moderno e immediato. I Georgofili si rivolgono infatti agli studenti e laureandi in agraria, «riconoscendo in loro – dice una nota -, le persone che giocheranno un ruolo importante nel futuro dell’agricoltura del nostro Paese». Saranno loro - iscritti ai diversi corsi di laurea di scienze e tecnologie agrarie, da soli o in gruppo -, che dovranno registrare un video con qualsiasi mezzo a disposizione (smartphone, webcam o videocamera) che, per essere ammesso al concorso, dovrà essere pubblicato sul canale Instagram del partecipante (che deve rimanere pubblico almeno per la durata del contest) e, pena esclusione dalla gara, dovrà contenere l’hashtag#ContestGeorgofili2023 e il tag all’account ufficiale dell’Accademia dei Georgofili (@georgofili). Il video dovrà rispondere a tre domande: “Cosa vuole dire fare Agricoltura oggi?”, “Perché l’Agricoltura è importante?”, “Come sarà l’agricoltura del futuro?”. Il concorso è aperto da pochi giorni e terminerà alla fine di settembre 2023. In palio premi in denaro e il riconoscimento di quanto fatto da parte di una delle più importante accademie agricole del mondo.
Cosa raccontare? Un settore cruciale per tutti. Basta pensare che se in Italia l’agricoltura e l’agroalimentare valgono quasi 600 miliardi e milioni di posti di lavoro, stando a ciò che proprio l’Accademia indica, oggi circa 15 milioni di km quadrati producono cibo per più di 8 miliardi di persone, ma oltre 800 milioni di persone (una su dieci) nel mondo non ha ancora cibo sufficiente. E basta sapere che nei prossimi decenni le persone da sfamare saranno 10 miliardi e che, più di oggi, occorrerà fare i conti con la scarsità delle risorse naturali, i cambiamenti climatici e il degrado ambientale.
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