«L'informazione che non c'era a quest'ora», così Giusi Sansone, giornalista del Tg3, già conduttrice insieme a Maurizio Mannoni di Linea Notte, introduce Agorà weekend (sabato e domenica dalle 8 alle 9 su Rai 3). Nel solco del programma capostipite, che ormai da undici anni apre il daytime della rete dal lunedì al venerdì, anche Agorà weekend offre un panorama variegato di notizie (dalla politica al sociale, dal costume allo sport), opinioni e approfondimenti con ospiti in studio e in collegamento, servizi filmati e aggiornamenti in diretta. Quello che colpisce in positivo e che fa la differenza con altri talk mattutini, pomeridiani o serali, sono i toni pacati e riflessivi, ma anche il bilanciamento dei temi, che vuol dire dare il giusto peso alla politica e alla pandemia senza dimenticare il resto. Ad esempio, nell'ultimo fine settimana, si è parlato di elezioni e di Covid, ma anche di festa dei nonni e di riti collettivi della domenica. Si è tra l'altro riconosciuto ai nonni il ruolo di “angeli custodi della famiglia”, di “colonna portante del welfare italiano”. Si è parlato di calcio in chiave di aggregazione sociale e di altri sport come il ciclismo, ma anche in questo caso come metafora della vita attraverso l'ormai famosa “Eroica”, che si corre sulle strade bianche della Toscana, che non prevede vincitori, ma solo “eroi”: coloro che insieme ad altri compagni di avventura riescono comunque a concludere gli oltre duecento chilometri del percorso. Quando però capita, Agorà weekend entra con garbo anche nelle questioni della fede. È successo ad esempio anche in una puntata di qualche domenica fa quando il miracolo di San Gennaro è stato il perno attorno al quale ha ruotato un vasto dibattito partito dal tema del lavoro. Merito in primo luogo di Giusi Sansone, che già si era fatta apprezzare a Linea notte, ma che qui, in proprio, sembra trovarsi ancor più a suo agio.