Il nome "Martedì del mondo" identifica, originariamente, le serie di incontri e dibattiti mensili su temi di attualità promosse a Verona da un gruppo di soggetti affini nell'azione e nella mobilitazione per il Sud del mondo: Fondazione Nigrizia, Centro missionario diocesano, Cestim, Combonifem, ProgettoMondo Mlal, CPI Centro Pastorale Immigrati. Ma anche questi eventi hanno dovuto fare i conti, nell'ultimo anno, con le limitazioni imposte dalla pandemia. Ecco allora comparire sull'omonimo canale YouTube ( bit.ly/39K1dGS ), a partire dal 3 novembre 2020, quattro trasmissioni in diretta, della durata di un'ora. I temi sono scelti tra quelli sui quali gli enti promotori sono più sensibili e più capaci di mettere in campo voci rappresentative: l'Amazzonia e il post-Sinodo, le sfide attuali del continente africano, le diseguaglianze che il vaccino contro il Covid-19 potrebbe accrescere, le comunità africane e latinoamericane che resistono alle multinazionali (tema del "Martedì del mondo" trasmesso il 2 febbraio).
Il format di questi programmi non pare ancora del tutto definito, ma si capisce l'intenzione di procedere verso il modello del rotocalco televisivo, con una o più voci da studio a tenere il filo del discorso, contributi registrati e collegamenti in diretta anche intercontinentali. Dall'ultimo mese sono presenti anche, sul canale, brevi estratti dal programma principale: come il ricordo che Jessica Cugini dedica alla pastora etiope-trentina Agitu Gudeta ( bit.ly/2YXHgX3 ). La vocazione giornalistica è ribadita dal ritmo che, senza compromettere l'intelligibilità dei contenuti proposti, i conduttori imprimono al programma, nonché dal breve notiziario «dal mondo» curato da Raffaello Zordan di "Nigrizia". Certo, i numeri delle visualizzazioni sono di nicchia (come purtroppo capita quando si affrontano certi temi): sopra le 2mila la puntata sull'Amazzonia, sotto le mille le altre tre. Ma questo non scoraggerà quanti si stanno impegnando nell'impresa con dedizione e professionalità.
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