Da bambina, mangiava il panino direttamente nel mare della Sardegna per evitare di aspettare le ore canoniche prima di fare il bagno. Le prime immersioni subacquee a quindici anni l’hanno fatta innamorare del mare. Ed è l’amore per il mare che l’ha spinta a costruirsi una carriera interamente dedicata alla sua tutela. È dedicata a Mariasole Bianco la quinta puntata de “I guerrieri del clima”, il podcast curato per Avvenire da Laura Silvia Battaglia e gli studenti del Master in Giornalismo dell’Università Cattolica.
Mariasole Bianco è una biologa marina e divulgatrice scientifica nata a Milano nel 1985. Ha studiato a Genova e in Australia. Nel 2013 ha deciso di tornare in Italia per occuparsi della tutela del Mediterraneo: proprio dieci anni fa insieme alla sua migliore amica e al padre ha fondato “Worldrise”, l’associazione no-profit di cui è presidente: attraverso tanti progetti di sensibilizzazione e conservaziozne, Worldrise agisce per la salvaguardia del mare.
Il mantra di Mariasole Bianco potrebbe essere: “la nostra vita dipende dal mare, il futuro del mare dipende da noi”, che è il sottotitolo del libro Pianeta Oceano, uscito nel 2020. La Bianco spiega che il destino dell’oceano e il nostro destino sono interconnessi: il 71% della superficie terrestre è coperta dal mare, l’80% delle specie vive negli oceani e la metà dell’ossigeno che respiriamo viene dal mare che assorbe il 30% dell’anidride carbonica.
Mariasole Bianco è ospite fissa del programma televisivo Alle falde del Kilimangiaro. Inoltre, è autrice del cartone animato Acquateam-missione mare. All’inizio di ogni episodio del suo podcast Elements ricorda come la Terra e gli esseri umani siano ad un bivio, dovendo fare i conti con la crisi climatica e la perdita di biodiversità. Non è bello vivere in una società in cui predominano l’apatia e il senso di impotenza: prima o poi ne pagheremo il prezzo.