Il Papa con un gruppo di bambini durante l'udienza del 6 dicembre - Ansa
"Preghiamo per la pace, in Ucraina, in Palestina e Israele e ovunque c'è guerra". Accolto da un lungo applauso dei fedeli, il Papa torna ad affacciarsi dalla finestra del Palazzo Apostolico per recitare l'Angelus e legge da solo tutto il discorso e i saluti (tra i quali l'invocazione di pace e quello all'Azione Cattolica Italiana, come di consueto l'8 dicembre), annunciando per maggio la prima Giornata mondiale dei Bambini. La voce è abbastanza sicura. Le condizioni di salute dunque sono nettamente migliorate. Come si ricorderà Francesco era stato costretto a recitare la preghiera di mezzogiorno nelle domeniche 3 dicembre e 26 novembre da Casa Santa Marta, a causa delle difficoltà respiratorie in seguito a una bronchite acuta. In quelle occasioni era stato don Paolo Braida, capo della sezione della Segreteria di Stato che prepara i discorsi del Pontefice, a leggere i discorsi e i saluti.
"Oggi pomeriggio - ha annunciato ai diecimila fedeli presenti - mi recherò prima a Santa Maria Maggiore poi in piazza di Spagna a pregare la Madonna. Chiedo a tutti, specialmente ai fedeli di Roma, di unirsi spiritualmente a me in questi gesti di affidamento alla nostra Madre, pregando in particolare per la pace". "La pace in Ucraina, la pace in Palestina e Israele e in tutte le terre ferite dalla guerra. Chiediamo pace! Che i cuori si pacificano, che ci sia la pace!", ha sottolineato il Pontefice.
Sulla Giornata del Bambino, il Papa ha detto: "Ho la gioia di annunciare che il 25 e il 26 maggio del prossimo anno celebreremo a Roma la prima Giornata Mondiale dei Bambini". Iniziativa, ha quindi sottolineato, patrocinata dal Dicastero per la Cultura e l'Educazione, che risponde alla domanda che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stanno crescendo. Come Gesù vogliamo mettere i bambini al centro e prenderci cura di loro"
Il Papa con una bambina - ANSA
“La Prima Giornata Mondiale dei Bambini (GMB) - fa sapere un comunicato - è un evento senza precedenti. Nasce dal desiderio di Papa Francesco di porre al centro dell’attenzione il futuro dei più piccoli, chiedendo a tutti di prendersi cura di loro, di guidarli verso una crescita buona e di ascoltarli. Il 25 e 26 maggio prossimi desideriamo immaginare con i bambini e le bambine - a partire dai loro sogni e desideri - un mondo diverso, dove ci sia pace, cura dell’ambiente e scelta per la fraternità. Questa giornata è anche un messaggio al mondo degli adulti perché si fermino ad ascoltare le domande semplici e dirette dei piccoli che chiedono pace e rispetto”, hanno dichiarato Padre Enzo Fortunato, Marco Impagliazzo e Angelo Chiorazzo, coordinatori del Comitato Organizzatore della Prima Giornata Mondiale dei Bambini.
Nel commento alla festa dell'Immacolata il Pontefice chiede di guardare alla Vergine. "Sapersi stupire di fronte ai doni del Signore, non darli mai per scontati, apprezzare il loro valore, parlando con umiltà dei doni di Dio, del bene ricevuto, e non solo dei problemi quotidiani." e conservare "la fedeltà nelle cose semplici" sono i due atteggiamenti raccomandati dal Papa a imitazione di Maria, che li ha messi in pratica in tutta la sua vita.
"E' umile la Madonna - ha sottolineato il Papa -. Maria ha coltivato il dono immenso della sua Immacolata Concezione attraverso la semplicità con cui ha accolto le occasioni quotidiane di crescita comuni del suo tempo: la Parola di Dio che ascoltava nella sinagoga e che conosceva bene, come appare dalle poche frasi che pronuncia nei Vangeli; la fede, a cui l’avevano educata i suoi genitori; la generosità e la prontezza con cui si comportava. È con la fedeltà quotidiana nel bene che la Madonna ha permesso al dono di Dio di crescere in lei; è così che si è allenata a rispondere al Signore, a dirgli “sì” con tutta la sua vita".
Per questo Francesco ha raccomandato un esame di coscienza. "Allora ci chiediamo: io credo che l’importante, nelle situazioni di ogni giorno come nel cammino spirituale, è la fedeltà a Dio? E, se ci credo, trovo il tempo per leggere il Vangelo, per pregare, partecipare all’Eucaristia e ricevere il Perdono sacramentale, per fare qualche gesto concreto di servizio gratuito? Sono quelle - ha concluso - piccole scelte decisive per accogliere la presenza del Signore".
Infine il saluto all'Azione Cattolica. "In questa festa dell’Immacolata - ha ricordato Francesco -, nelle parrocchie italiane si rinnova l’adesione all’Azione Cattolica. Incoraggio tutti i soci, dai ragazzi agli anziani, ad essere pietre vive nella Chiesa e buon
lievito nella società. Buon cammino!".