“Sono convinto che i gravi problemi del Venezuela si possono risolvere se c’è la volontà di costruire ponti, di dialogare seriamente e di portare a termine gli accordi raggiunti. Vi esorto a continuare a fare tutto il necessario per rendere possibile questo difficile cammino”: è l’invito che papa Francesco ha rivolto ai vescovi del Venezuela in un messaggio inviato il 5 maggio scorso ma reso noto poche ore fa dalla Conferenza episcopale venezuelana e riportato dall'agenzia Sir.
“Vi assicuro – scrive il Papa – che sto seguendo con grande preoccupazione la situazione dell’amato popolo venezuelano”, con “profondo dolore per gli scontri e la violenza di questi giorni, che hanno provocato numerosi morti e feriti, che non aiutano a risolvere i problemi ma provocano solo ulteriore sofferenza e dolore”. Papa Francesco sa che i vescovi, insieme a tutti i sacerdoti, le religiose e i laici condividono la situazione del popolo, che “sta soffrendo per la mancanza di cibo e medicine, e in alcuni casi, hanno subito attacchi personali e atti violenti nelle Chiese”: “Desidero manifestare la mia solidarietà con ciascuno di voi e ringraziarvi per la vicinanza al gregge che vi è stato affidato, specialmente i più poveri e bisognosi”.
Il Papa ringrazia i vescovi anche per le tante iniziative per “promuovere la solidarietà e la generosità tra i venezuelani” e i continui appelli ad “evitare qualunque forma di violenza, a rispettare i diritti dei cittadini e difendere e promuovere la dignità umana e i diritti fondamentali”. In conclusione esorta “gli amati figli del Venezuela a non lasciarsi vincere dalla sfiducia o dallo scoraggiamento, mali che penetrano nel cuore delle persone quando non vedono prospettive di futuro”.