lunedì 24 giugno 2024
Il francescano Manuel Blanco Rodríguez è morto a 85 anni tra la notte di giovedì 20 e venerdì 21 giugno. Ieri la visita al feretro: «Veniva da me ogni 15 giorni»
Il padre francescano Manuel Blanco Rodríguez

Il padre francescano Manuel Blanco Rodríguez - Pontificia Università Antonianum

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Ieri all’Angelus papa Francesco ha voluto ricordare il suo confessore, il padre francescano Manuel Blanco Rodríguez, scomparso improvvisamente a 85 anni tra la notte di giovedì 20 e venerdì 21 giugno a Roma presso la chiesa dei Santi Quaranta Martiri e San Pasquale Baylon a Trastevere. Non solo. Sempre ieri, nel pomeriggio, il Pontefice si è recato in questa chiesa per rendere personalmente omaggio a padre Manuel.

A raccontare questa visita è padre Josè Manuel Sanchis Cantó, professore di cristologia all’Antonianum, che vive insieme agli altri confratelli nella chiesa di Trastevere. Ieri mattina «prima delle sette – riferisce a VaticanNews - hanno suonato al campanello, il padre superiore ci aveva avvisato che sarebbe arrivato qualcuno della Casa Pontificia, ma non pensavamo che fosse il Papa. Quando ho aperto c’era la gendarmeria vaticana che ci ha avvisato dell’imminente arrivo di Francesco. Tutti i frati sono scesi nella sagrestia dove è collocato il feretro di padre Manuel poi il Papa è arrivato e ci ha salutati». Dopo il primo scambio di battute, Francesco ha parlato con i presenti. «Ci ha dato qualche consiglio e ci ha parlato di padre Blanco come di una persona buona, misericordiosa e mite – è il racconto di padre Josè – il tutto in un clima di serenità e vicinanza». Poi la preghiera delle lodi mattutine davanti alla salma. «La prima cosa che ha voluto fare il Papa – prosegue il francescano - è stata quella di avvicinarsi il più possibile al feretro ed è rimasto lì tutto il tempo».

Ma chi era il francescano che è stato confessore del Papa gesuita? «Confessore, uomo di consiglio», l’ha definito ieri Francesco. Intervistato da Fabio Marchese Ragona per Canale 5 nel dicembre 2022, il Pontefice si era riferito a lui, senza citarlo per nome, definendolo «francescano santo». «Una domanda un po’ personale – gli aveva chiesto il vaticanista di Mediaset -. Siamo nei giorni del suo 86esimo compleanno. C’è qualcuno che dice che l’importante è sentirsi giovane nel cuore, lei si sente giovane?». «Io non la penso così - la risposta del Papa -, nel senso che non mi faccio il pensiero così. Posso dirti che mi sento felice. Il Signore mi accompagna, mi sento pastore, sto facendo la mia vocazione, sono un peccatore. Domani viene il confessore, ogni 15 giorni viene il francescano santo che mi perdona i peccati, ma sono contento perché vedo che il Signore mi aiuta ad andare avanti».

Padre Blanco era «uomo della misericordia che non si è mai vantato del suo ruolo», è la testimonianza di padre Massimo Fusarelli, ministro generale dei frati minori, che in una lettera alla provincia dell’Immacolata Conceazione in Spagna dell’Ordine, scrive: «Ringraziamo il Datore di ogni bene per tutto ciò che ci ha dato durante la vita di Fr. Manuel, comprese le inevitabili debolezze che rimangono affidate all'inesauribile misericordia di Dio».

Padre Manuel Blanco ha ricoperto diversi ruoli nell’Ordine dei frati minori: definitore generale, ministro provinciale, visitatore in varie entità dell'Ordine, vicerettore, decano e professore di Filosofia presso la Pontificia Università Antonianum, e più recentemente confessore di papa Francesco.

«Ho conosciuto padre Blanco quando sono venuto qui a studiare, nel 2003 avevo 23 anni, ero giovane e non avevo ancora pronunciato i voti solenni – ricorda padre Sanchis Cantó sempre a VaticanNews - padre Manuel è stato per me più che un confratello, è stato un padre, un saggio, un maestro. Ero con lui quando gli è stato detto che Papa Francesco voleva un confessore francescano ed era stato indicato lui».

Ieri, aggiunge, «quando ho visto entrare il Papa quasi all’improvviso, mi sono commosso non solo perché era il Papa ma per il suo gesto di affetto per padre Manuel. La sua scomparsa ci rattrista ma siamo confortati dalla Parola di Dio perché sappiamo che ora lui veglierà su tutti noi».

Il sito della pontificia Università Antonianum ricorda che padre Blanco era nato a Camarzana de Tera, in Spagna, il 6 marzo 1939. Professore prima invitato poi aggiunto nella Facoltà di Filosofia dall’anno accademico 1993-1994, della stessa facoltà era stato vice decano dal 2002 al 2008, decano dal 2008 al 2011 e nuovamente vice decano dal 2011 al 2014. Dal 2005 al 2011 era stato vice rettore della Pontificia Università Antonianum. E tra il 1993 e il 2005 aveva anche fatto parte del corpo docente del Pontificio Istituto “Regina Mundi”. Numerosi gli articoli e i saggi a sua firma, tra cui Utopía y esperanza en E. Bloch, in Verdad y vida, 38 (1980), e El Dios de Roger Garaudy, in Presencia y ausencia de Dios, Cisneros, Madrid, 1976, nel 1994 aveva pubblicato La voluntad de vivir y sobrevivir en Miguel de Unamuno – ABL Editor, Madrid.

Il rito funebre per padre Blanco si è svolto questa mattina a Roma presso la chiesa dei Santi Quaranta Martiri e San Pasquale Baylon a Trastevere.

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