mercoledì 25 settembre 2024
A margine dell'Udienza generale nuovo appello alla comunità internazionale: ogni sforzo per fermare l'escalation del conflitto. La catechesi sul demonio: attenti alla pornografia in Rete
Il Papa durante l'Udienza generale

Il Papa durante l'Udienza generale - Reuters

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Va compiuto ogni sforzo per fermare «la terribile escalation» del conflitto in Libano. Così il Papa in Piazza San Pietro, a margine dell’Udienza generale. «Sono addolorato dalle notizie che giungono dal Libano dove negli ultimi giorni gli intensi bombardamenti hanno provocato molte vittime e distruzioni – ha detto il Pontefice -. Auspico che la Comunità internazionale faccia ogni sforzo per fermare questa terribile escalation, che è inaccettabile! Nel ribadire la sua vicinanza al popolo libanese «che già troppo ha sofferto nel recente passato», Francesco ha invitato i fedeli a pregare «per tutti i popoli vittime della guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, il Myanmar, la Palestina, Israele, il Sudan tutti i popoli martoriati. Preghiamo per la pace».

La catechesi

In precedenza, continuando il ciclo “Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza”, il Papa ha dedicato la sua catechesi a “Gesù condotto dallo Spirito nel deserto. Lo Spirito Santo nostro alleato nella lotta contro lo spirito del male” (Lettura: Lc 4,1-2.13-14). Oggi, ha sottolineato il Pontefice. «assistiamo a uno strano fenomeno riguardo al demonio. A un certo livello culturale, si ritiene che semplicemente non esista», confermando che «la più grande astuzia del demonio è far credere che non ci sia», come hanno scritto Charles Baudelaire ed altri. Eppure – ha proseguito Bergoglio - «il nostro mondo tecnologico e secolarizzato pullula di maghi, di occultismo, spiritismo, astrologi, venditori di fatture e di amuleti, e purtroppo di sette sataniche vere e proprie. Scacciato dalla porta, il diavolo è rientrato, si direbbe, dalla finestra. Scacciato dalla fede, rientra con la superstizione». Occorre dunque aprire bene gli occhi per riconoscerlo. «È vero che il demonio è presente e operante in certe forme estreme e “disumane” di male e di cattiveria che vediamo intorno a noi. Per questa via, però, è praticamente impossibile giungere, nei casi singoli, alla certezza che si tratta proprio di lui, dato che non possiamo conoscere con precisione dove finisce la sua azione e inizia il nostro proprio male. Per questo – ha ancora sottolineato il Papa - la Chiesa è assai prudente e rigorosa nell’esercizio dell’esorcismo, a differenza di ciò che avviene, purtroppo, in certi film!».

Frasncesco tra i fedeli in Piazza San Pietro

Frasncesco tra i fedeli in Piazza San Pietro - Ansa

Ma dove si nasconde oggi il diavolo? Francesco risponde guardando alle nuove frontiere della comunicazione. Per esempio «la tecnologia moderna, oltre a tante risorse positive che vanno apprezzate, offre anche innumerevoli mezzi per dare occasione al diavolo, e molti vi cadono. Pensiamo alla pornografia in rete, dietro la quale c'è un mercato fiorentissimo». Si tratta di «un fenomeno assai diffuso, da cui i cristiani devono però ben guardarsi e che devono rigettare con forza». Ma questa presenza del diavolo si vince, e lo si fa come Gesù nel deserto: a colpi di parola di Dio: “Sta scritto”: così Egli risponde per tre volte al tentatore. San Pietro suggerisce anche un altro mezzo, di cui Gesù non aveva bisogno ma noi sì, la vigilanza: «Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico,il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare» (1 Pt 5,8). E San Paolo, da parte
sua, ammonisce: «Non date occasione al diavolo» (Ef 4,27)». In ogni caso «la consapevolezza dell’azione del diavolo nella storia non deve scoraggiarci. Il pensiero finale deve essere, anche in questo caso, di fiducia e di sicurezza. Cristo ha vinto il demonio e ci ha donato lo Spirito Santo per fare nostra la sua vittoria. La stessa azione del nemico può volgersi in nostro vantaggio, se con l’aiuto di Dio la facciamo servire alla nostra purificazione».


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