mercoledì 13 novembre 2024
Nell'udienza generale del mercoledì Francesco riflette sulla figura della Vergine come "mediatrice" di cui lo Spirito Santo si serve per portarci a Cristo. Il ricordo della martoriata Ucraina
Papa Francesco all'udienza generale di mercoledì 13 novembre 2024

Papa Francesco all'udienza generale di mercoledì 13 novembre 2024 - Ansa

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Come sempre al termine dell'udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro, il Papa ha voluto ricordare i Paesi in guerra, lanciando un nuovo appello per la pace: «La martoriata Ucraina soffre, non dimentichiamola - ha detto il Pontefice -. Non dimentichiamo la Palestina, Israele, il Myanmar e tante nazioni in guerra. Non dimentichiamo quel gruppo di palestinesi mitragliati innocenti. Preghiamo per la pace, abbiamo tanto bisogno di pace».

Un appello giunto dopo la catechesi, dedicata questa volta al tema «Una lettera scritta con lo Spirito del Dio vivente: Maria e lo Spirito Santo», che prosegue il ciclo su «Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza».

La devozione mariana, ha notato il Pontefice, è una delle vie attraverso le quali tutta la Chiesa si avvicina a Dio, bisogna ricordare però che «il vero e unico mediatore tra noi e Cristo, indicato come tale da Gesù stesso, è lo Spirito Santo. Maria è uno dei mezzi di cui lo Spirito Santo si serve per portarci a Gesù».

Questo ruolo di Maria, ha aggiunto Francesco, si esprime in particolare nel suo "sì, fiat": con quelle parole, ha spiegato Bergoglio, «Maria si offre a Dio come una pagina bianca su cui Egli può scrivere ciò che vuole. Il “sì” di Maria - ha scritto un noto esegeta - rappresenta "il vertice di ogni comportamento religioso davanti a Dio, poiché ella esprime, nella maniera più elevata, la passiva disponibilità unita all’attiva prontezza, il vuoto più profondo che si accompagna alla più grande pienezza"».

Maria, quindi, in qualche modo è un modello per ogni essere umano, perché «ci suggerisce due sole parole che tutti, anche i più semplici, possono pronunciare in ogni occasione: “Eccomi” e “fiat”. Maria è colei che ha detto “sì” a Dio e con il suo esempio e la sua intercessione ci spinge a dire anche noi il nostro “sì” a Lui, ogni volta che ci troviamo dinanzi a una obbedienza da attuare o a una prova da superare».

Per descriverla, poi, la tradizione usa un'immagine precisa: quella di "sposa dello Spirito Santo". «Ella è la sposa - ha commentato il Papa -, ma è, prima ancora, la discepola dello Spirito Santo. Impariamo da lei a essere docili alle ispirazioni dello Spirito, soprattutto quando Egli ci suggerisce di “alzarci in fretta” e andare ad aiutare qualcuno che ha bisogno di noi, come fece lei subito dopo che l’angelo la lasciò».

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