«Dammi, Signore, il senso dell’umorismo», prega ogni giorno il Papa con le parole di san Tommaso Moro. E anche per farsi "aiutare" a ricevere questo dono, Papa Francesco incontrerà i protagonisti del campo dello humor provenienti da varie parti del mondo. L’Udienza si terrà nel Palazzo Apostolico, alle ore 8.30 di venerdì 14 giugno 2024 ed è stata organizzata congiuntamente dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal Dicastero per la Comunicazione. L'intento, scrivono gli organizzatori è quello di «stabilire un legame fra la Chiesa cattolica e gli artisti comici».
Molti i nomi della comicità italiana e internazionale che saranno presenti, secondo l'elenco diramato dalla Sala Stampa della Santa Sede. Tra gli italiani, Carlo Verdone, Giovanni e Giacomo del noto trio, Pio e Amedeo, Luciana Littizetto, Massimo Boldi, l'immancabile Lino Banfi, Gerry Calà, Raul Cremona, Giorgio Panariello, Giovanni Vernia, Silvio Orlando, Valerio Lundini, Caterina Guzzanti, molti comici di Zelig, Andy Luotto, Enrico Beruschi, Cristian De Sica, Nino Frassica, Gene Gnocchi, Giovanni Scifoni e diversi altri. Tra i personaggi esteri, gli statunitensi Jimmy Fallon e la notissima "Sister Act" Whoopi Goldberg. In tutto le nazionalità rappresentate saranno 15 tra cui anche Timor Est, prossima meta di un viaggio papale.
Il senso dell'umorismo «è una grazia che io chiedo tutti i giorni» – ha più volte affermato il Papa – perché «ti solleva, ti fa vedere il provvisorio della vita e prendere le cose con uno spirito di anima redenta. È un atteggiamento umano, ma è il più vicino alla grazia di Dio» (intervista a Tv2000, 20 novembre 2016). L’uomo di Dio si riconosce perché è capace di vivere con senso dell’umorismo: «senza perdere il realismo, illumina gli altri con uno spirito positivo e ricco di speranza» (Gaudete et exultate, 122).
Francesco riconosce il notevole impatto che l’arte della comicità ha nel mondo della cultura contemporanea. Attraverso il talento umoristico e il valore unificante del riso oggi vengono offerte riflessioni uniche sulla condizione umana e la situazione storica. Inoltre, l’arte della comicità può contribuire a un mondo più empatico e solidale. La stessa Sacra Scrittura, del resto, «è ricca di momenti di ironia, in cui si prendono in giro la presunzione di autosufficienza, la prevaricazione, l’ingiustizia, la disumanità quando si rivestono di potere e a volte pure di sacralità» (Agli artisti, 23 giugno 2023). Inoltre, Francesco ha espresso la convinzione che gli umoristi – attori, artisti, vignettisti, scrittori,… – abbiano «la capacità di sognare nuove versioni del mondo», e che spesso lo fanno «con l’ironia, che è una virtù meravigliosa».
«L’incontro tra Papa Francesco e gli attori comici del mondo - conclude il comunicato stampa - si propone di celebrare la bellezza della diversità umana e di promuovere un messaggio di pace, amore e solidarietà, e si preannuncia come un momento significativo di dialogo interculturale e di condivisione di gioia e speranza».