Il vescovo di Caserta e arcivescovo di Capua Pietro Lagnese - Ansa
Ancora una volta papa Francesco, all'atto di nominare un nuovo vescovo, ha scelto di unire "in persona episcopi" due diocesi, questa volta nella regione ecclesiastica della Campania. Infatti il Pontefice ha accolto la rinuncia alla guida pastorale dell'arcidiocesi di Capua del vescovo Salvatore Visco, che lascia per aver raggiunto i 75 anni d'età, limite fissato per la rinuncia all'incarico per tutti i vescovi.
Il Pontefice ha scelto di affidare la diocesi di Capua all'attuale vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, che manterrà anche il suo incarico nella diocesi che sta guidando dal 19 dicembre 2020. Solo in questo 2023 è la sesta volta che il Papa scegli di unire delle diocesi "in persona episcopi", cioè nella persona del vescovo, anche se le due realtà ecclesiali al momento restano divise. Ed è il secondo caso nel 2023 nella regione Campania, visto che nel febbraio scorso il Papa aveva fatto una analoga scelta per la Chiesa di Sessa Aurunca, affindandola al vescovo di Teano-Calvi Giacomo Cirulli, al quale era già stata affidata l'unione "in persona episcopi" nel 2021 anche la Chiesa di Alife-Caiazzo. Dunque ben tre diocesi con un solo pastore.
Pietro Lagnese è nato il 9 settembre 1961 a Vitulazio, nell’arcidiocesi di Capua, in provincia di Caserta. Ha compiuto la sua formazione presso il Seminario Maggiore di Capodimonte a Napoli, frequentando la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Tommaso, dove ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia. È stato ordinato presbitero il 1° maggio 1986. Viene eletto vescovo di Ischia il 23 febbraio 2013, ricevendo la consacrazione episcopale il 1° maggio successivo. Il 19 dicembre 2020 viene trasferito nella sede di Caserta.
In seno alla Conferenza episcopale italiana il vescovo Lagnese è componente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. È, inoltre, vescovo delegato per la famiglia e la vita nella Cei.