L'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, assieme a papa Francesco in Vaticano il 12 febbraio 2024 - Vatican Media
Sarà cardinale nel prossimo Concistoro del 7 dicembre l'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia. La decisione del Papa è stata comunicata questo pomeriggio, 4 novembre dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni. Il nome di monsignor Battaglia si aggiunge così a quello degli altri 20 presuli, il cui elenco era stato diramato lo scorso 6 ottobre. In tal modo il numero dei cardinali eletti, scesi dopo la rinuncia del vescovo indonesiano di Bogor, monsignor Paskalis Bruno Syukur, il 22 ottobre scorso torna a 21. Anche un'altra grande città italiana - Napoli, dunque, insieme con Torino - tornerà ad avere un cardinale arcivescovo. Per il capoluogo piemontese è Roberto Repole. Tra gli italiani vi è poi anche il nuovo vicario di Roma, Baldassarre Reina.
Appresa la notizia della nomina, Battaglia ha dichiarato ai media Vaticani: «La nomina con cui Papa Francesco mi ha inserito quest’oggi nel Collegio Cardinalizio mi ha colto di sorpresa, generando in me una duplice reazione. Da un lato sento il peso di questa responsabilità con cui il Papa mi invita ad allargare il cuore, per aiutarlo nel suo ministero e ospitarvi la sua premura per la Chiesa universale e per il mondo intero. Dall’altro avverto una sincera gratitudine verso Papa Francesco non tanto per l’attenzione che rivolge alla mia persona ma perché nel chiamarmi a questo servizio ha guardato ad un figlio del Sud, vescovo di una Chiesa del Sud, di questo Sud che è al contempo terra di fatica e di speranza. Sento come mio dovere anche in questo nuovo incarico - ha aggiunto Battaglia - portare con me le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono nel nostro Meridione e in tutti i sud del mondo, sud esistenziali e non solo geografici. Inoltre, ha proseguito, «diventare cardinale non è un privilegio ma una responsabilità, responsabilità che possiamo condividere nella misura in cui cammineremo insieme, sentendoci servi gli uni degli altri. E non chiamatemi Eminenza come qualcuno già ha fatto, sono e resterò sempre don Mimmo».
Anche gli ausiliari della diocesi di Napoli, Michele Autuoro, Gaetano Castello e Franco Beneduce, hanno rilasciato una dichiarazione scritta: «La Chiesa di Napoli esulta e rende lode a Dio per l’annunciata nomina a cardinale di Santa Romana Chiesa dell’arcivescovo metropolita don Mimmo Battaglia, esprimendo viva gratitudine al Santo Padre, papa Francesco, per questa nomina che rappresenta certamente il riconoscimento del grande impegno pastorale di don Mimmo, particolarmente legato al mondo della sofferenza ed anche portatore delle forti speranze e dei desideri di riscatto della gente del Sud. Si tratta di una scelta che viene a confermare la premurosa attenzione che Papa Francesco ha sempre avuto per la Chiesa di Napoli e le Chiese del Meridione, impegnate ad essere segno di speranza per quanti anelano ad una vita in pienezza. Le comunità parrocchiali della Diocesi in questo tempo accompagneranno con la preghiera il loro Pastore alla celebrazione del 7 dicembre per il suo nuovo ministero a servizio della Chiesa Universale».
Infine, ha svolto gli studi filosofico-teologici nel Pontificio Seminario regionale “San Pio X” di Catanzaro. Ordinato diacono l’8 agosto 1987 e, poi, sacerdote il 6 febbraio 1988 da monsignor Antonio Cantisani, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, nella Chiesa di Santa Maria di Altavilla in Satriano. Dal 1989 al 1992 è stato rettore del Seminario liceale di Catanzaro e membro della Commissione diocesana “Giustizia e Pace”. Dal 1992 al 1999 è stato amministratore parrocchiale di Sant’Elia, Parroco della Madonna del Carmine a Catanzaro, Direttore dell’Ufficio diocesano per la Cooperazione missionaria tra le Chiese, Parroco a Satriano.
È stato successivamente collaboratore del Santuario “Santa Maria delle Grazie” in Torre di Ruggiero, collaboratore parrocchiale a Montepaone Lido e Amministratore parrocchiale di Santa Maria di Altavilla in Satriano. Durante la sua attività pastorale all’interno dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace si è interessato ai più deboli e agli emarginati. Dal 1992 al 2016 ha guidato il “Centro calabrese di solidarietà” (Comunità dedita al trattamento e al recupero delle persone affette da tossicodipendenze), struttura legata alle Comunità Terapeutiche di don Mario Picchi. Dal 2000 al 2006 è stato vicepresidente della “Fondazione Betania” di Catanzaro (Opera diocesana di assistenza-carità). Dal 2006 al 2015 ha ricoperto l’incarico di presidente nazionale della Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche (FICT). Dal 2008 è stato Canonico del Capitolo cattedrale di Catanzaro.
Il 24 giugno 2016 è stato eletto alla Sede vescovile di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti da Papa Francesco. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il 3 settembre 2016 nella Chiesa cattedrale di Catanzaro dall’arcivescovo Vincenzo Bertolone, essendo co-consacranti gli arcivescovi Antonio Cantisani e Giancarlo Maria Bregantini.
Il 12 dicembre 2020 Papa Francesco lo ha nominato arcivescovo metropolita di Napoli. Ha preso possesso dell’Arcidiocesi il 2 febbraio 2021.