Ilaria Nannini, Firenze
La sua segnalazione, gentile avvocato Nannini, non è la sola che ho ricevuto nelle ultime ore. E questo mi ha indotto a prendere visione dello spot pubblicitario che ha indignato e ferito anche lei. Si tratta di un filmato brevissimo e squallido. Brutalmente insultante per chi crede in Gesù Cristo – e in modo persino più feroce e ingiusto in questo tempo che ci prepara alla Pasqua di Risurrezione – ma capace di ferire il senso del sacro, o anche solo l’intelligenza, di chiunque. Mi chiedo come i dirigenti di Italia Uno e di Mediaset non si siano resi conto di che cosa veniva proposto loro e come abbiano potuto accettare un simile spot e mandarlo in onda come se nulla fosse. È un’offesa gratuita (anche se qualcuno ci incassa su) ai cristiani, e un’autentica vergogna per chi l’ha concepita e prodotta. Per quanto mi riguarda, e per ciò che vale, i prodotti elettronici di quella marca sono depennati dalla lista dei miei possibili acquisti e un certo tasto del telecomando resterà inutilizzato finché non mi passa...È questa la forma di resistenza civile al dilagare del peggio (soprattutto mediatico e pubblicitario) che ho adottato ormai da vari anni. Dicono che non sia risolutiva, ma più siamo a sceglierla e meglio è.
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