Urne piene di no: una beata contraddizione e perché votare
La paura del “diverso” e dello “straniero” accende fuochi pericolosi nelle coscienze. E la non-partecipazione di tanta brava gente alla vita democratica dà forza alle minoranze più estreme
Caro direttore,
nonostante non sia stato avallato dal Ministero dell’Interno, domenica scorsa nel piccolo centro lucano di Laurenzana si è svolto un referendum popolare. Un migliaio di cittadini sono stati chiamati ad esprimere il loro parere se dare ospitalità o meno agli immigrati. La maggioranza dei votanti ha espresso un largo No a un eventuale arrivo degli stranieri. Un risultato rispettabile (in democrazia, la maggioranza ha sempre ragione), ma che diventa irriguardoso se si pensa che solo qualche giorno prima del referendum a Laurenzana una folla di cittadini, festante e raccolta in preghiera, ha dato il via alle iniziative per i ricordare i cinquecento anni dalla morte del beato Egidio Bernardino Di Bello, un umile francescano del posto che si spese per la solidarietà e i poveri. Se si trovasse ancora in mezzo noi il beato Egidio, scandendo le pagine di pietà del Vangelo, avrebbe di sicuro osteggiato le intenzioni di questo referendum e sollecitato i suoi concittadini ad aprirsi allo “straniero”, a spendersi per l’accoglienza agli immigrati che sono gli “ultimi” di questo tempo. Avrebbe ricordato, il beato Egidio, che quei volti e quegli occhi sono gli stessi, sofferenti, del Cristo sulla Croce.
Mimmo Mastrangelo
Non c’è dubbio, caro amico. Il francescano e beato Egidio avrebbe aiutato a capire e a vivere il Vangelo. E di questo c’è più che mai bisogno, oggi, in un tempo in cui il sospetto verso l’altro e la paura del “diverso” e dello “straniero” accendono fuochi pericolosi nelle coscienze, inceneriscono conquiste di civiltà, mortificano i valori umani e alzano barriere al limite di città e case ben oltre il ragionevole, il giusto e il ben regolato. Ma non c’è dubbio neanche sul fatto che se alle urne, nella piccola località della Basilicata, fossero andati tutti (o quasi) gli aventi diritto e non appena 400 persone il risultato sarebbe stato diverso. La non-partecipazione di tanta buona e brava gente alla vita democratica ingigantisce i fantasmi e dà forza alle minoranze più estreme e repulsive. Prima ce lo ricordiamo e lo capiamo, meglio è.
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