Ucraina e non solo: la via della pace è per davvero tutta un'altra strada
giovedì 27 gennaio 2022

Caro direttore,

ho aderito anch’io alla proposta del Papa di dedicare mercoledì 26 gennaio a una preghiera mondiale contro la guerra in Ucraina, e osservo che ciò avviene in un clima di riarmo crescente e che nessuno dei contendenti, purtroppo, esclude l’eventualità di un conflitto armato. Esso potrebbe coinvolgere l’intera Europa con l’impiego di armi moderne micidiali (e anche nucleari). Evidentemente, il grido del Papa, i richiami dell’Onu, l’appello dei 50 scienziati premi Nobel per la parziale riconversione di alcune spese militari stanno cadendo nel vuoto. Secondo me, accanto agli appelli di associazioni e di reti per la pace che hanno inviato più volte sollecitazioni per il disarmo, soprattutto per quello nucleare, gli Enti locali (Comuni, Province, Regioni) possono svolgere un ruolo significativo dando risalto sia alla volontà di pace dei cittadini, sia alla dimensione internazionale del loro operato. Le città, sull’esempio di La Pira e di altri testimoni di pace come Tonino Bello o Primo Mazzolari, possono prendere alcune iniziative per allontanare il rischio di operazioni militari dannose per tutti e per avviare la ricerca di un accordo nel rispetto della sicurezza e dei diritti delle popolazioni coinvolte. A loro volta le Chiese cristiane di Oriente e Occidente possono attivare sentieri ecumenici per la pace, camminando come i magi, tornando “per un’altra strada” (osservava il Papa ai vespri per la conversione di Paolo). Non per quella oscura dell’inimicizia e della preparazione dello scontro armato, ma per quella luminosa del negoziato, della saggezza e di nuove relazioni solidali. Siamo tutti interconnessi, diciamo sempre. Non possiamo rassegnarci alla guerra. Non possiamo tacere.

Sergio Paronetto, Pax Christi


È così, caro professor Paronetto. Ha proprio ragione, la via della pace è tutta un’altra strada rispetto a quella delle prove muscolari e delle sanzioni autolesioniste lungo la quale, con mortificante e stolida testardaggine, i grandi del mondo continuano a procedere. Ed è possibile, utile e vantaggiosa per tutti. Basta riuscire a vederla. In Ucraina e non solo.

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