L’agenda del dialogo Confcooperative-Cei domani ad Assisi Caro direttore, domani ad Assisi Confcooperative rinsalderà il suo rapporto di collaborazione e cooperazione con la Chiesa Italiana. «Un Paese da ricucire » è il titolo dell’incontro che terremo, non a caso, nella città di san Francesco per mettere al centro la persona, la società, le imprese tra fratture e fragilità che minano la coesione e l’equità nel nostro Paese. In linea con i valori della Dottrina sociale della Chiesa a cui si ispira Confcooperative le cui radici affondano nella Rerum novarum di papa Leone XIII, come richiamato nell’articolo 1 del nostro Statuto.
La sovrapposizione di diverse emergenze, nel giro di meno di due anni, ha determinato una stratificazione di condizioni di disagio difficili da affrontare. Sono alcuni dei temi che discuteremo in un dialogo con il presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi. Nel corso dei lavori porteranno il loro contributo don Bruno Bignami, direttore Ufficio nazionale per i Problemi sociali e il lavoro; don Gionatan De Marco, direttore Ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport; don Leonardo Di Mauro, direttore Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo; don Marco Pagniello, direttore Caritas italiana; e don Mario Diana, incaricato Cei presso Confcooperative.
Davanti a noi abbiamo un problema non solo di disuguaglianze ma anche di polarizzazione fra chi è riuscito a contrastare e a resistere alle diverse ondate di crisi e chi, già partendo da condizioni svantaggiate, non è stato in grado di difendersi dalle pesanti ricadute dell’emergenza sanitaria, prima, e dell’impatto dell’inflazione in questi mesi. Proprio quest’ultima si presenta come fortemente selettiva nei confronti di chi non ha margine per compensare un’immediata perdita di potere d’acquisto a fronte di spese non comprimibili e strettamente legate alla possibilità di condurre una vita.
La geografia della povertà e del disagio economico e sociale tende oggi ad allargarsi anche ad aree della società ritenute, tradizionalmente, al riparo dal rischio di non poter disporre di un reddito sufficiente a mantenere uno standard di vita consolidato. Mentre scivolano sempre più in basso le fasce deboli del Paese le famiglie più fragili e i pensionati. La crisi morde sempre di più la locomotiva del Paese: le imprese, in particolar modo quelle meno strutturate, ma anche alcune medie e grandi sono a rischio default per l’esorbitante aumento delle tariffe energetiche. Crisi che hanno ricadute sull’occupazione, sul Pil e sulla gestione delle linee di credito. Temi che approfondiremo grazie a un focus socio-economico curato dal Censis.
Accanto alla povertà come fenomeno strutturale della società italiana acquistano sempre più rilevanza il fenomeno del 'lavoro povero', dell’insufficienza del reddito e, a causa dell’esplosione di prezzi e tariffe, i costi collegati alla casa, utenze e mutui in primis. Dal welfare all’agroalimentare, dal credito alla capacità di creare lavoro e occupazione, dalle cooperative di comunità ai workers buy out, dalle comunità energetiche alla gestione dei beni confiscati, dalla valorizzazione dei beni culturali alle risorse naturalistiche, Confcooperative è in cammino con la Chiesa italiana, al servizio del Paese.
Presidente Confcooperative