Maurizio Del Maschio
Gentile direttore,
vi ringrazio per la pubblicazione dell’articolo di Giorgio Israel su Avvenire di sabato 8 ottobre, di tutt’altro tenore rispetto all’intervista al politologo egiziano di qualche settimana fa. Qui riconosco lo stile del "mio" quotidiano cattolico: equilibrato, non fazioso, intelligente, curioso, controcorrente (ossia non prono al politicamente corretto imperante sui media nazionali). Continuate a illuminarci, anche voi contribuite a rendere l’aria più respirabile, secondo l’auspicio del cardinale Bagnasco. Buon lavoro.
Bruno Gandolfi, Bolzano
Proprio per esercitare, come dice il signor Gandolfi, uno sguardo «equilibrato, non fazioso, intelligente, curioso, controcorrente», Avvenire offre spunti di riflessione e cerca e accoglie opinioni significative, non sempre collimanti tra loro (e con le nostre) ma spesso utili per comprendere i motivi del doloroso conflitto che piaga, da più di 60 anni, il Vicino Oriente e la Terra Santa per individuare le vie e le ragioni della convivenza nella libertà e nella giustizia tra i popoli e le comunità religiose. So che non tutti condividono in toto l’analisi di Giorgio Israel, ma io ne apprezzo molto la profondità e credo che possa essere assai utile a chi ha davvero a cuore il bene della pace.