Elisabetta Bennetti
Caro direttore, segnalo alla vostra attenzione uno spot che mi ha addolorato molto, quello di Sky Italia, «Sky fa miracoli». Mi fa sentire, come uomo e come genitore che cerca di proporre ai propri figli un senso della vita coerente con la fede e la tradizione cristiana, ancora più abbandonato a me stesso; abbandonato da questa società civile allo sbando, per la quale non valgono neppure le regole che essa stessa si è data. Lo spot deride Cristo e la fede cristiana trasformandone l’immagine in caricatura per la promozione di un prodotto commerciale televisivo. Chi si riconosce in Lui è sempre più spesso vituperato e deriso, anche se la nostra civiltà ha tratto le sue radici da ciò che l’evento storico di Cristo ha generato. Ciò avviene mentre in tante terre, per quel volto e quel simbolo, dei cristiani subiscono persecuzioni atroci pagando anche con la vita la loro fede. Non si può da una parte (l’Unione europea e l’Italia) difendere la libertà religiosa se poi vengono impunemente lasciare entrare queste immagini nelle nostre stesse case (via tv e Internet) anche sotto forma di spot pubblicitari. Con lo strumento dell’irrisione si veicola un attacco a mio avviso grave al sentimento religioso dei cristiani. Il fatto che l’immagine di Cristo non rappresenti nulla per questi pseudo-creativi, giustifica un suo uso caricaturale al solo scopo di fare soldi? La libertà religiosa, che comporta il rispetto del sentimento e dei simboli religiosi, è valore cardine di una società autenticamente civile. Non è ammissibile che si lasci spazio a tali volgarità e licenziosità di bassa lega senza che nessuno intervenga. Cosa sarebbe successo se al posto di Gesù avessero usato Maometto? Esiste ancora una tutela dei diritti fondamentali valida per tutti ? O esiste solo il giustizialismo manicheo che divide buoni e cattivi?Patrizio Ricci
Scherza con i fanti e lascia stare i santi. È saggezza antica e sempre attuale, cari amici. Attuale e imprescindibile. Certo, nello spot di Sky Italia non c’è acredine ed emerge, caso mai, una certa voglia di far vibrare corde sensibili nell’animo degli italiani. Ma l’esercizio è spericolato, e finisce per ferire tanti e disturbare tantissimi. Chi cerca nuovi clienti e trova amare polemiche non fa una cosa buona e neppure un buon affare. E se è vero che l’Italia non è la Gran Bretagna del caso "News of the World", è pur sempre vero che Sky, gruppo Murdoch, in questo momento, avrebbe bisogno di tutto tranne che di creare ulteriore sconcerto...Marco Tarquinio