mercoledì 13 novembre 2013
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Gentile direttore,
morti ammazzati senza pietà, catastrofi naturali che distruggono interi paesi con gli sciacalli sempre in agguato, guerre infinite per i più futili motivi, prostituzione soprattutto minorile e uso di droghe in forte ascesa, pedofilia che non risparmia neppure i propri consanguinei, turismo sessuale che non conosce crisi, corruzione dilagante a tutti i livelli, mass media che fanno a gara con linguaggi a dir poco sguaiati per alzare l’audience.
Mi fermo qui, chiedendomi se al giorno d’oggi val responsabilmente la pena di mettere al mondo un figlio sapendo a cosa andrà incontro, e purtroppo il disastroso bollettino è in costante aggiornamento, ma in peggio checché se ne dica, per fare l’ottimista dovrei mettermi il paraocchi ma sinceramente non ci riesco.
So che esiste anche quel mondo che non fa notizia come quello del volontariato, ma comunque e purtroppo il bilancio tra bene e male è sempre più in rosso. Un esempio pratico, oggi le carceri scoppiano e non perché sono poche come si vorrebbe far credere, ma per i reati di vario tipo in costante aumento e il futuro ahimè non promette niente di buono.
Enzo Bernasconi, Varese
No, gentile signor Bernasconi, il bilancio tra il bene e il male non è affatto clamorosamente a vantaggio di quest’ultimo. Lei, giustamente amareggiato e preoccupato, fa un lungo elenco di ciò che divide, umilia e distrugge la vita, la libertà e la dignità della persona e che non può essere sottovalutato o addirittura rimosso. Ma l’elenco di ciò che unisce, valorizza e costruisce è almeno altrettanto lungo, anzi di più: volontari, missionari e professionisti che spendono se stessi per gli altri nei campi più differenti e nei più diversi luoghi (geografici ed esistenziali, direbbe Papa Francesco); opere e metodi sempre nuovi per difendere le città degli uomini e delle donne dalle forze della natura; azioni di pace e – soprattutto – una cultura di pace che si radicano e crescono in miliardi di persone come mai prima nella storia del mondo; consapevolezza e riprovazione sempre maggiore dei guasti della corruzione materiale e morale (dalle tangenti al turismo sessuale e pedofilo)... Certo, lei ha ragione a denunciare che, in particolar modo, nel nostro spicchio di mondo ha preso piede una insopportabile volgarità. Ed è vero che ci sono mass media e personaggi che purtroppo di certe triviali sguaiataggini arrivano a fare la loro cifra caratteristica. Così come è vero che si tende a raccontare più il male del bene che accade, preferendo il lato oscuro a quello luminoso della cronaca. Ma se il mondo fosse quello che in genere troviamo sulle prime pagine dei giornali, sarebbe già finito da un pezzo... Lo dico spesso, e non è solo un modo di dire. È anche una impegnativa consapevolezza. E ogni giorno cerca di essere un modo diverso di "fare" questo mestiere, dando spazio e voce anche al buono e al bello che succedono, che possiamo e dobbiamo far accadere sempre di più, ma che già valgono immensamente, ci spronano e ci rincuorano. 
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